Treviso. Salice degli innamorati, dopo la tempesta sarà ripiantato. Il sindaco: «Tornerà tutto come prima»

Sarà piantato un albero giovane e verrà sistemata anche quella parte di riva

Sabato 15 Luglio 2023 di Paolo Calia
I salici abbattuti

TREVISO - «Non solo rimetteremo un nuovo salice, ma riqualificheremo anche quella parte di riva. Proprio questa mattina (ieri ndr) ho parlato con i vertici di Centro Marca Banca, che si sono offerti di darci una mano». Il giorno dopo il disastro, nel bel mezzo della conta dei danni, il sindaco Mario Conte rilancia. E riparte dal luogo simbolo della città, quei Buranelli martoriati dalla tempeste di mercoledì notte, che verrà rimesso a posto con alberi nuovi e riqualificazione dell'area. Le immagini del salice protagonista di tante foto letteralmente divelto, sradicato dalle raffiche di vento, hanno fatto il giro d'Italia e non solo. Ieri mattina, a Ca' Sugana e nelle pagine social del sindaco e del suo vice Alessandro Manera, sono arrivati decine di messaggi addolorati anche dall'estero da parte di coppie che si sono sposate a Treviso facendosi immortalare con alle spalle proprio quel salice, protagonista di uno degli angoli più suggestivi della città.

Che adesso non c'è più e che tutti rimpiangono. «Ma rimetteremo tutto come prima», assicura il primo cittadino.

La reazione

Il primo passo è aver stretto l'alleanza con chi si è reso disponibile a sostenere il Comune: «Centro Marca Banca finanzierà una parte importante della cifra necessaria per riqualificare quel tratto di Buranelli - spiega Conte - adesso inizieremo a realizzare il progetto. Parliamo di un angolo della città storico, prezioso, conosciuto a livello internazionale. O lo ripristineremo com'era prima». Il problema principale sarà quello di ripiantare un albero adatto. «La piantumazione - spiega invece Manera - la faremo nel momento giusto, quindi non prima di ottobre. Andremo a collocare una pianta delle giuste dimensioni, ma giovane. Nessuno si aspetti di vedere già un albero dalle dimensioni di quello che abbattuto, non potrà essere così. I salici hanno bisogno di sviluppare bene le radici per ancorarsi al suolo e poi piegarsi verso l'acqua. Ci vorrà quindi un po' di tempo, ma di certo metteremo un albero che si farà notare».

I ricordi

Intanto a Ca' Sugana e agli assessori, come detto, stanno arrivando tanti messaggio di ricordo legati ai Buranelli. Quel salice, preso da vicino o come sfondo, è entrato in centinaia album di matrimonio. «Per favore, rimettere a posto quell'angolo», scrive una coppia di coniugi che racconta il legame speciale con i Buranelli. Ma quel vuoto ha colpito anche chi sposato non è più: sono arrivati anche due messaggi, distinti, di marito e moglie oggi separati ma che nel loro giorno più felice (fin a quel momento almeno) avevano scelto quell'albero come simbolo. E dire che quel salice, e quello che gli stava vicino, non sono le piante originarie dei Buranelli ma ci hanno messo poco a far breccia nei cuori. Nel 2017, durante l'amministrazione Manildo, i salici originari vennero abbattuti perchè pericolanti: uno era ammalato e non più recuperabile, l'altro stava sprofondando nel Sile dal momento che le radici non avevano attecchito a dovere. Tagliarli fu una decisione presa per motivi di sicurezza e di certo non a cuor leggero. E che scatenò un vero putiferio tra polemiche, accuse reciproche e lamentele dei trevigiani. Ma l'amministrazione di allora mantenne la parola: dopo aver abbattuto i salici ormai morenti, in breve tempo fece piantumare altri due esemplari più giovani. Che hanno retto fino a mercoledì notte, prima che su Treviso si scatenasse il putiferio. I Buranelli, dopo sei anni, si ritrovano "mutilati" al punto di partenza. E l'amministrazione Conte ha intenzione di rimediare al più presto. 

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