Potature selvagge, già cento cittadini multati: «Gli alberi vanno tutelati»

Venerdì 17 Giugno 2022 di Maria Elena Pattaro
L'assessore all'ambiente, Alessandro Manera, a villa Manfrin per il posizionamento della targa per il platano secolare
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TREVISO L’albero più vecchio della città? È il platano di villa Manfrin. Con un’età stimata tra i 100 e i 200 anni, da ieri è entrato a pieno titolo tra gli alberi monumentali d’Italia.

L’unico di Treviso, mentre la Marca in tutto ne conta un centinaio. Al “decano” ieri è stata dedicata una targa che ne indica le peculiarità. Intanto prosegue il giro di vite sulle potature selvagge. L’inverno scorso sono state circa cento le multe inflitte dalla polizia locale ai cittadini che hanno tagliato le proprie piante in barba al regolamento comunale.


IL DECANO

Il platano secolare, un ibrido tra il Platanus orientalis e l’occidentalis, si trova tra la cedraia e lo stagno di villa Manfrin. Alto più di 33 metri e con una circonferenza di 5, ha un alto valore storico dovuto alla sua presenza nel parco di una villa del Settecento. È l’unico albero monumentale dell’intera città. A qualche metro di distanza, fino a poco tempo fa, c’era un altro gigante a fargli compagnia ma purtroppo si è reso necessario abbatterlo perché era malato e rischiava di contagiare le piante vicine. «L’abbattimento è l’estrema ratio - ha spiegato l’assessore alle Politiche ambientali Alessandro Manera -. Come amministrazione ci siamo dati una regolarmente molto stringente sia per il verde pubblico che per quello privato con norme pensate proprio per tutelare la salute delle piante». Il patrimonio di verde pubblico a Treviso si aggira sulle 27mila piante: 4.500 quelle messe a dimora dall’amministrazione Conte. L’impegno di tutela e salvaguardia riguarda anche il verde privato, mettendo dei rigidi paletti sulle pratiche concesse. 


LE SANZIONI

Lo scorso inverno la polizia locale ha sanzionato un centinaio di cittadini per irregolarità relative a potature, capitozzature e abbattimenti. Tagliare un albero in modo corretto è uno dei segreti per scongiurare danni in caso di maltempo, evitando per esempio il famigerato effetto vela in caso di forti raffiche di vento. Treviso ne ha avuto la prova il 16 agosto dell’anno scorso quando il nubifragio ha causato in città la caduta di soli 50 alberi, a fronte di numeri ben più alti (in qualche caso addirittura tripli) nei comuni vicini. Segno quindi, che le piante erano state manutentate nel modo corretto. Ieri mattina alla scopertura della targa era presente anche il comandante del Gruppo carabinieri forestali e Nipaaf di Treviso, il tenente colonnello Caterina Mancuso. «Il nostro compito istituzionale è salvaguardare l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio agro-forestale - ha affermato Mancuso -, in cui rientrano anche i circa cento alberi monumentali della provincia di Treviso». I fronti su cui i militari forestali stanno concentrando la loro attenzione sono i controlli boschivi così da prevenire gli incendi e quelli relativi ai vincoli paesaggistico-ambientali sulle colline del Prosecco, patrimonio Unesco, dove un altro fenomeno da tenere d’occhio è l’inquinamento dei corsi d’acqua attraverso i reflui della vinificazione. «Treviso rispetta molto l’ambiente - conclude il comandante -. C’è una cultura di difesa da parte della collettività».

Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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