TREVISO - Traffico indisciplinato in città: 65 multe al giorno per divieto di sosta, a cui se ne aggiungono altre 26 per ingressi non autorizzati in Ztl.
I NUMERI
«Il dato più significativo è il numero di interventi gestiti dalla centrale operativa, 41.200, e delle ore tratte dai filmati di videosorveglianza, 6.200, per le indagini di polizia giudiziaria (compresa quella che ha permesso di individuare i due presunti killer di Fiera, ndr) - ha evidenziato il comandante Gallo - oltre alla presenza massiccia nei quartieri, anche grazie alle pattuglie a piedi e in bicicletta».
Sorvegliata speciale la “zona rossa” compresa tra piazza Borsa, via Zorzetto, via Fiumicelli e via Roma, dove si è registrato il record di controlli: 1.063 contro i 792 del 2021. Nel quadrante “caldo” il presidio è stato costante per arginare e scongiurare le risse tra giovanissimi. Il sindaco non ci sta a definirle “baby gang”: «Sono ragazzi vivaci, che a volte esagerano. Incontrarli, parlarci è fondamentale». In un’occasione è stata proprio la soffiata di un ragazzo che bazzicava ai giardinetti di Sant’Andrea, a permettere un sequestro di droga. «Negli agenti ha visto amici di cui potersi fidare e ha detto che c’era un’auto parcheggiata vicino alla stazione con della droga nascosta dietro una ruota - racconta Gallo -. La nostra unità cinofila ha scovato una modesta quantità di marijuana. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra gli agenti e i ragazzi». A proposito di zone sensibili, in vicolo Orioli l’installazione della sbarra e il divieto di sosta si sono dimostrate un’efficace formula anti-degrado. Particolare attenzione è stata rivolta all’ambiente con 144 sopralluoghi e 151 verbali staccati per rifiuti abbandonati.
TUTELA DEL TERRITORIO
Il Nucleo di polizia giudiziaria ha registrato 187 indagati, 52 segnalati, 10 arresti e 5 attivazioni del “codice rosso”. Per quanto riguarda le verifiche su illeciti ambientali, è aumentato il numero dei controlli, 144. Due sono i procedimenti avviati per sanzioni amministrative edilizie. Il 2022 è stato anche l’anno che ha visto il riconoscimento dei droni del comando (prima Polizia Locale in Italia a ricevere l’attestazione) come velivoli di Stato per garantire al meglio la sicurezza urbana e la pubblica sicurezza, anche contro i furti in abitazione. Un bilancio giudicato più che positivo da Gallo e da Conte. Il sindaco uscente non ha perso l’occasione per dare una stoccata allo sfidante Giorgio De Nardi, candidato sindaco di centro sinistra, che aveva attaccato l’amministrazione sul tema sicurezza: «Treviso non è Caracas. Facciamo pure campagna elettorale, ma non sulla sicurezza. Ho visto dichiarazioni fuorvianti che non rappresentano la nostra città. Guardiamo invece i numeri reali». E per il futuro? Investimenti sul sistema di videosorveglianza e sugli organici, con l’assunzione di nuovi agenti.