Rivoluzione in palestra: corsi anche nei campi

Giovedì 21 Maggio 2020 di Valeria Lipparini
Allenamenti distanziati nelle palestre per garantire la sicurezza
TREVISO - Si salta. Ci si tonifica. Si corre. Si suda. La guerra alla pancetta può riprendere con l'agognata meta di muscoli scolpiti e vitino di vespa. Le palestre sono pronte. Qualcuna ha già riaperto lunedì scorso, qualche altra ha rinviato a lunedì prossimo. Ma i titolari delle strutture sportive non sono tutti d'accordo. C'è chi è titubante perchè dopo la chiusura dovuta alla pandemia si teme una ripartenza al rallentatore. Ma c'è anche chi ci crede. E rilancia. Puntando sul campo da rugby per allenamenti outdoor se la palestra diventa troppo piccola. Ci ha pensato Vitanova, la palestra sulla Postumia, al confine tra Treviso e Paese, che ha inoltrato al Comune la domanda per affittare il campo Parisotto, usato dal Rugby Paese. Insieme al benestare della società sportiva, disposta a condividere gli spazi. «Daremo modo a 60-70 persone di fare allenamento insieme, respirando l'arietta quasi estiva e accontentando anche chi non riuscirà ad allenarsi nelle sale che potranno contenere meno persone» spiega il responsabile Riccardo Stocco.
I NUMERI
«Sono un ottimista di natura e credo che questa esperienza abbia insegnato a tutti che la salute è una valore su cui investire. Potevamo riaprire già il 18 ma le linee guida sono arrivate solo domenica sera e sarebbe stato impossibile preparare tutto. Così riapriamo lunedì» aggiunge Stocco. I locali sono stati igienizzati da un'impresa, gli attrezzi sono stati distanziati in modo da rispettare le misure di sicurezza, gel igienizzanti sono stati distribuiti un po' ovunque. Resta il fatto che la palestra non può lievitare per ospitare tutti i suoi 1400 iscritti. Le sale che prima del Covid erano per 30 persone adesso potranno contenerne al massimo 12. Quindi? «Abbiamo aperto corsi online, fatti a casa ma in contemporanea con l'istruttore e con chi sarà fisicamente in palestra ad allenarsi. In 250 hanno già scelto questa modalità - spiega Stocco - Poi, oltre agli spazi interni, abbiamo intenzione di sfruttare spazi comunali attualmente liberi per allenamenti all'aperto. E lì i numeri saranno diversi perchè potranno fare lezione contemporaneamente anche 70 persone».

I TIMORI
Ad aver già riaperto lunedì scorso è Vittorio Casellato della palestra in Fonderia. Il titolare, oltre ad aver igienizzato tutto, si è dotato perfino del termometro - non richiesto nel Dpcm - e ha rivestito le panche di domopack per igienizzarle meglio e cambiare più volte la pellicola. «Faremo sanificazioni costanti e noi istruttori disinfetteremo gli attrezzi più volte al giorno. Ma è una tristezza. Ho una palestra di 1200 metri quadrati e in sala ci sono solo 2 persone. Dei 200 iscritti solo in 30/40 hanno manifestato l'intenzione di continuare ad allenarsi» dice Casellato. Che ha un altro grande cruccio. I centri estivi. «Li ho sempre fatti, anche perchè durante l'anno propongo parecchi corsi per bambini e le famiglia mi chiedono di continuare in estate quando la scuola chiude. Ma non ci sono regole certe e non capisco come far rispettare le distanze ai bambini. Un delirio. Ho deciso che quest'anno non li farò». Anche lui, però, punta sugli spazi outdoor per fare ginnastica. Lo ha scritto perfino nella mail che ha inviato ai suoi clienti.

E poi c'è Paolo Baggio, della palestra De Ferrari. Martedì ha riunito tutti gli istruttori per fare il punto. «Siamo pronti. Pensavo che le regole sarebbero state più restrittive invece quando è uscito il Dpcm ho tirato un sospiro di sollievo. Abbiamo deciso di limitare l'utilizzo delle macchine cardio e ne abbiamo chiuse una sì e una no. Mentre le macchine isotoniche sono tutte aperte. Ripartiamo anche con i corsi che prolungheremo per tutto giugno. I danni ci sono stati adesso è tempo di ripartire, con tutte le accortezze».
Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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