VALDOBBIADENE (TREVISO) - Pane, salame e prosecco e, una volta pagato, anche lo scontrino fiscale: ha riaperto per Pasqua l'Osteria senz'oste.
Dopo la chiusura a inizio febbraio, decisione maturata da Cesare De Stefani che aveva patito un furto, un mese dopo il casolare tra le colline di Santo Stefano era stato riaperto dall'oste che non c'è nel segno dell'ospitalità.
La porta aperta, il fuoco accesso, sedie e tavolo a disposizione per una sosta, ma le dispense erano rimaste vuote. La svolta sabato scorso, 4 aprile, quando De Stefani ha rifornito la sua Osteria senz'oste con pane, salame, formaggi e naturalmente il prosecco delle colline di Valdobbiadene.
Un ritorno segnato anche dall'introduzione di una cassa, già però presente da tempo, ma con una novità: l'emissione di uno scontrino fiscale.
«Nessuno da oggi può più mettere in discussione la fiscalità dell'osteria - afferma l'oste che non c'è - ma temo però che possano appigliarsi ad altro».
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