TREVISO - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Dino Petrov, accusato del delitto del 14enne Alexandru Ivan. Il 31enne Petrov è stato arrestato dopo quattro giorni di latitanza nella casa della zia di Treviso, questa mattina, 20 gennaio, l'interrogatorio in carcere. «Si è avvalso della facoltà di non rispondere, eventualmente rilasceremo delle dichiarazioni al pm per chiarire la posizione - riferisce l'avvocato Fabio Frattini - Lui ha problemi di natura psichiatrica, continua ad affermare che non c'entra nulla».
La lite al bar, poi la sparatoria
La vicenda è ancora tutta da ricostruire. C'è stata una prima lite in un bar della Casilina, poi un agguato in un parcheggio dove sarebbe dovuto avvenire un incontro chiarificatore che è invece costato la vita a Alexandru Ivan ucciso con un proiettile partito da un'auto. «Il mio assistito dice che era andato al bar esclusivamente per bere un cappuccino e mangiare un cornetto e si è trovato a dividere una colluttazione che c'era tra due persone, una seduta con lui e un'altra - spiega il legale di Dino Petrov - Di essere tornato a casa e di essere stato poi contattato per andare a chiarire. Lui era andato lì solo per chiarire ma assolutamente non per fare quello che è successo. Lui è completamente estraneo a quello che è successo».
La morte di Alexandru e la fuga
Dopo la tragedia, la fuga. E Petrov è stato trovato dopo quattro giorni di ricerche a casa di una zia nella zona della stazione di Treviso. «Ha una paura infinita, tanta. Lui stava rientrando per andare a chiarire la posizione. Non voleva andare all'estero, voleva solo chiarire la sua posizione», spiega l'avvocato sui motivi della fuga. E sui problemi di natura psichiatrica aggiunge: «Sono già stati oggetto di valutazione di psichiatrica e continueranno ad esserlo. Chiederemo nuovi accertamenti».
(video di Felice De Sena, Nuove Tecniche)