Nonno Nanni amplia gli orizzonti: con burrate e stracciatelle sale a 282 dipendenti

Giovedì 14 Luglio 2022
L'azienda Nonno Nanni

GIAVERA - Nonno Nanni continua a crescere. L'azienda con base a Giavera, leader nel settore dei formaggi freschi, apre anche alla produzione di mozzarella, burrata, stracciatella e ricotta. Alessandro Lazzarin, legale rappresentante della società, ha appena presentato il progetto per la modifica del ciclo produttivo aziendale negli uffici per la Via della Provincia.

LA LATTERIA
La Latteria del Montello Spa, questo il nome della casa madre, tratta 60mila tonnellate di latte all'anno. Una quantità, assieme a 38mila tonnellate all'anno di siero, che sulla base di quanto previsto nel progetto porterà l'azienda a produrre a breve non solo 52.600 chilogrammi al giorno di formaggi freschi, ma anche 8mila chili al giorno di mozzarelle, burrate e stracciatella. Più 4mila chili al giorno di ricotta. Un salto di qualità che si tradurrà in un incremento del numero dei lavoratori. Oggi Latteria del Montello Spa conta in tutto 252 addetti. A fronte del via libera alla nuova linea di produzione arriverà a 282. Cioè 30 addetti in più.

Sul fronte edilizio non ci sono difficoltà. Il nuovo comparto di lavorazione si estenderà su 900 metri quadrati, sempre nell'area dello stabilimento attuale in via Fante d'Italia. Il volume aggiuntivo è già stato autorizzato dal Comune. «La latteria ha già costruito la struttura -si specifica nello studio preliminare ambientale- e questo incremento volumetrico non ha prodotto alcuna variazione significativa sull'aspetto paesaggistico».

L'AMPLIAMENTO
Nello specifico, il quartier generale di Nonno Nanni ha ottenuto il via libera ad ampliarsi su quasi 16.800 metri quadrati, passando da un'area complessiva di 65mila metri quadrati a oltre 82mila metri quadrati. All'interno di questa, i capannoni che ospitano le diverse fasi delle lavorazioni si sono sviluppati su altri 2.266 metri quadrati, per un totale di superficie coperta arrivata a superare i 22.500 metri quadrati. Le modifiche legate alle nuove produzioni di mozzarella, burrata, stracciatella e ricotta riguarderanno di fatto solamente il processo produttivo. La nuova attività porterà a prelevare 30mila metri cubi in più di acqua dal sottosuolo ogni anno. Per un consumo totale che salirà a 400mila metri cubi all'anno. Una quantità, quest'ultima, già autorizzata dal Genio Civile. Ora gli uffici del settore ambiente della Provincia sono chiamati a valutare il peso delle variazioni negli scarichi delle acque. Si tratta dell'ultimo passo. «L'impianto nella sua complessità opera da oltre 30 anni e non ha mai presentato impatti sia sull'ambiente che nei confronti della popolazione circostante -sono le conclusioni dello studio preliminare ambientale- Non si riscontrano incrementi di rumore significativi. E non si riscontra un incremento di traffico stradale significativo».
 

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