Marco Zotti, il "marito in affitto", ucciso a 58 anni da una malattia fulminante: addio all'amatissimo prof di tedesco

Giovedì 20 Luglio 2023 di L.Bon
Marco Zotti, morto a 58 anni

MONTEBELLUNA - Un'endocardite che lo ha colpito poco più di un mese fa, si è portata via il professor Marco Zotti. Aveva solo 58 anni ed era conosciutissimo a Montebelluna, dove abitava, e nel comprensorio, ma anche oltre, per varie ragioni. Non solo infatti era un docente di tedesco, amatissimo dai suoi alunni, ma, spinto dall'originalità e dallo spirito di iniziativa che lo caratterizzavano, circa una decina di anni fa aveva intrapreso anche un'altra attività. Con la catena di "un marito in affitto", effettuava piccoli lavori di manutenzione nelle abitazioni.
Negli ultimi anni, poi, aveva continuato tale impegno in modo autonomo, definendosi, come si legge anche sul suo profilo facebook, "il PROFessionista della manutenzione". Un impegno che negli ultimi anni aveva diradato, sia per l'impegno a scuola, dato che lavorava a Godega che fa parte dell'Istituto Comprensivo di San Fior e alla Brustolon che fa parte dell'IC 3 Conegliano, sia per problemi di cuore.

LA MALATTIA
«Aveva un prolasso alla valvola mitrale -spiega la sorella Arianna- che per tanto tempo è stato tenuto sotto controllo.

Tutto ciò fino allo scorso autunno, quando i problemi hanno cominciato a manifestarsi. Gli era stato fissato, per dopo l'estate, un intervento». Purtroppo, però, il destino è stato più veloce. Un batterio, resistente nel suo caso agli antibiotici, ha fatto precipitare la situazione. E' subentrata un'endocardite che ha reso vano il tentativo di salvargli la vita, con l'operazione effettuata in cardiochirurgia a Treviso. Ieri, alla notizia della morte, si sono moltiplicate le testimonianze di affetto di alunni e colleghi, famiglie in cui si era occupato di manutenzione, amici con i quali condivideva la passione per la montagna. «A caratterizzare mio fratello -prosegue Arianna- era lo spirito di servizio. E quando ho acceso il suo cellulare ho colto tutto ciò: nei messaggi degli alunni come in quello degli amici. Ma era anche scherzoso e anticonformista, colto e generoso: scherzava anche sulla morte».

I RICORDI
Dolcissime le testimonianze della scuola. «Marco è stato capace di entrare nei cuori di tutti noi con la sua genuinità e con il suo sorriso -dice una prof- Con i ragazzi è stato sempre giusto e generoso. Quando li sgridava era sempre perché credeva in loro. Era un distrattone ma poi recuperava scusandosi mille volte. Tutti lo ricordiamo come un uomo d'altri tempi. Aveva le mani d'oro e una mente brillante. Sapeva godere delle piccole cose, aveva lo spirito di Peter Pan». Domani, venerdì, alle 18 verrà recitato il rosario nella cripta del Duomo, dove sabato alle 11 gli sarà dato l'ultimo saluto. Marco lascia le sorelle Arianna e Laura, il papà Pierantonio, medico ortopedico per una vita all'ospedale di Montebelluna, la mamma Lucia, insegnante.

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci