VITTORIO VENETO - Due attentati ma un'unica firma: dagli indizi scoperti dai carabinieri chi ha messo gli ordigni (definiti molotov) vicino al municipio è la stessa persona che li ha piazzati in via Carducci (un vasetto di vetro con polvere pirica). Il rudimentale innesco e la polvere pirica sarebbero identici. Non solo. Ad agire sarebbero stati criminali esperti, ma non si esclude un lupo solitario, capaci di confezionare bombe potenzialmente pericolose, ma anche di renderle praticamente inoffensive. L'obiettivo? Scatenare il panico con una minaccia esplosiva. Gli attentatori sarebbero stati inoltre capaci di entrare in città, posizionare le bombe e andarsene senza lasciare tracce. Dei veri fantasmi capaci di farsi beffe delle telecamere. Un elemento che, per gli investigatori, denota una perfetta conoscenza di Vittorio Veneto. Non è escluso, si è lasciato sfuggire uno degli investigatori, che in qualche modo quella gente graviti intorno ad ambienti che si occupano di sicurezza...
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