Malore in fabbrica, operaio salvato dai colleghi: «Siete stati i miei angeli custodi»

Domenica 29 Maggio 2022
La Biemmereti di Sernaglia

SERNAGLIA - La prima cosa che ha fatto quando è uscito dalla Terapia intensiva è stata telefonare ai tre colleghi che gli hanno salvato la vita: «Siete i miei angeli custodi. Grazie di cuore». E' fuori pericolo L. G., l'operaio 60enne che venerdì mattina, 27 maggio, era stato colto da un malore all'interno dell'azienda Biemmereti di Sernaglia, specializzata nella produzione di reti e materassi e in cui lavora da vent'anni. L'uomo, residente a Pieve di Soligo, si era accasciato a terra all'improvviso, battendo violentemente la testa sul pavimento. Aveva perso i sensi, non respirava più e stava per soffocare, colto molto probabilmente da una crisi epilettica. Solo l'intervento tempestivo dei colleghi ha scongiurato il peggio: la squadra di primo soccorso, formata proprio per intervenire in casi di emergenza, ha attuato subito le manovre anti-soffocamento e di rianimazione, in attesa del Suem 118.

ACCASCIATO ALL'IMPROVVISO
Erano da poco passate le 11 quando l'operaio, addetto al confezionamento di ferramenta, si è fermato perché il suo macchinario aveva qualche problema. Ha interpellato il responsabile ma proprio mentre quest'ultimo stava intervenendo, il 60enne è crollato a terra senza avere il tempo di chiedere aiuto. I suoi colleghi sono intervenuti all'istante e la loro azione è stata decisiva. «Il nostro personale è stato straordinario: è intervenuto tempestivamente con le manovre corrette e ha fatto davvero la differenza» - sottolinea il titolare Raffaele Mazzucco.

Quando sono arrivati medici e infermieri del Suem 118, l'operaio aveva già ripreso a respirare. Una volta stabilizzato, è stato trasportato in elicottero al Ca' Foncello di Treviso, dove è tuttora ricoverato, ma non più in pericolo di vita. Anzi sta reagendo bene alle cure.

SOLLIEVO IN AZIENDA
La notizia del suo miglioramento è stata accolta con gioia e sollievo da tutta l'azienda. «Siamo davvero contenti - dice il titolare parlando a nome di tutti e 95 i suoi dipendenti -. Speriamo di poterlo riabbracciare presto». Al telefono il dipendente gli ha raccontato che ricorda la caduta mentre le ore successive sono un lungo black out. Però quando ha saputo di essere vivo grazie ai tre colleghi intervenuti non ha esitato neppure un attimo: con la stessa prontezza con cui loro gli hanno praticato le manovre salvavita, lui ha preso il telefono e li ha ringraziati uno per uno.

 

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