Ddl Zan, vandali imbrattano la chiesa: «Sono fatti nostri, tu paga le tasse»

Giovedì 24 Giugno 2021 di Laura Bon
La scritta sulla chiesa
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MONTEBELLUNA - A Santa Maria in colle ora i vandali attaccano la Chiesa sul Ddl Zan.

E in città infuria la polemica. La questione in parte già nota è rappresentata dagli imbrattamenti e vandalismi che continuano a oltraggiare i muri dell'edificio sacro e l'area circostante. Dopo quelli denunciati nel week end dall'ex capogruppo degli alpini Giovanni Mondin, infatti, ieri. mercoledì 23 giugno, ne sono emersi altri. L'aspetto nuovo è rappresentato dal contenuto delle scritte, che hanno spostato in parte la polemica su un altro ambito: quello delle posizioni contrastanti a proposito del Ddl Zan, di fronte al quale la segreteria di Stato vaticana, proprio in questi giorni, ha auspicato una diversa modulazione del testo per continuare a garantire il rispetto dei Patti lateranensi.

GRAFFITARI POLEMICI
Una questione sulla quale i graffitari hanno ritenuto opportuno lasciare un messaggio, proprio sui muri di Santa Maria in Colle. Con un Chiesa, il ddl Zan sono c...i nostri: tu pensa a pagare le tasse. Amen. Ovvio, quindi, che su un tema già scottante, quello degli imbrattamenti, la questione oggetto delle scritte abbia contribuito ad accendere il caso sempre più. E con particolare veemenza è intervenuto l'assessore all'istruzione Claudio Borgia, di Fratelli d'Italia. «Mi è appena arrivata questa foto vergognosa -ha scritto postando l'immagine della scritta sulla propria pagina Facebook- che certifica l'ennesimo atto vandalico alla Chiesa di Santa Maria in Colle. Ho già avvisato Carabinieri e Polizia locale. Prendersela con la Chiesa non è solo da vigliacchi, ma è da stupidi e ignoranti. Per quanto riguarda il Fedez de noialtri, voglio essere chiarissimo: devi solo sperare che non ti becchiamo perché altrimenti ti prendo per un orecchio e ti faccio pulire con la lingua questa porcilaia. Detto questo, spero che qualcuno si renda conto del clima d'odio che sta fomentando in una situazione già abbastanza infuocata». Poi aggiunge: «Lo dico a prescindere dal tema».

LE CONTRO MISURE
Intanto, mentre la questione ha dato vita ad un acceso dibattito online, il sindaco Elzo Severin, dimesso dall'ospedale, ribadisce che si useranno le maniere forti con chi imbratta, con denunce anche penali. E il centro sinistra attacca l'amministrazione. «Per quanto riguarda gli interventi di Fratelli d'Italia - dicono i consiglieri del Pd-Il futuro è adesso- ricordiamo ai loro esponenti che sono al governo della città e che con i post Facebook acchiappa mi piace non si risolvono i problemi. Il nostro gruppo da quando è entrato in consiglio evidenzia il tema della necessità di rilanciare alcune aree. Per quanto riguarda la stazione ricordiamo che abbiamo ritinteggiato il sottopassaggio perché era completamente imbrattato. Inoltre da 5 anni chiediamo l'installazione delle telecamere nell'area circostante la scuola media Papa Giovanni e presso la scuola media di Biadene. Per quanto riguarda i quartieri, per fortuna l'anno scorso sono state installate le telecamere presso il comitato civico di San Gaetano. C'è poi il tema dei comportamenti devianti di alcune compagnie di giovanissimi: ricordiamo le risse in centro e i fatti di Santa Maria in Colle». E Giovanni Mondin, futuro candidato sindaco e primo a cogliere le scritte, dice: «Venerdì notte della settimana scorsa, in chiesa hanno fatto le scritte in nero (ce ne siamo accorti sabato mattina con la pulizia che hanno fatto gli alpini). Le scritte in rosso e il danneggiamento dei faretti del Monumento, sono cosa fresca di ieri pomeriggio. E' una vergogna».
 

Ultimo aggiornamento: 09:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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