Città del Vaticano – Stavolta a muoversi è stato il Vaticano con tutto il suo peso, attivando i canali diplomatici per chiedere formalmente al Governo italiano di modificare il ddl Zan contro l'omotransfobia.
Ddl Zan, cos'è e cosa prevede: testo completo, libertà di opinione e aggravanti
La proposta Zan approvata alla Camera e ora all'esame della Commissione Giustizia del Senato se non modificata andrebbe a cozzare con alcuni contenuti dell'accordo di revisione del Concordato vale a dire la piena libertà per la Chiesa di svolgere «la sua missione pastorale, educativa e caritativa, di evangelizzazione e di santificazione» inoltre «la libertà di organizzazione, di pubblico esercizio del culto, di esercizio del magistero e del ministero spirituale nonché della giurisdizione in materia ecclesiastica». Il testo Zan metterebbe anche a repentaglio, così come è formulato, «la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» alle associazioni e organizzazioni catttoliche.
Le reazioni
Interventi di natura giuridico-politica di questo genere sono rarissimi. Segno che la posta in gioco per la Chiesa è molto alta. La nota diplomatica è stata fatta arrivare al governo italiano per il tramite di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, praticamente il ministro degli esteri di Papa Francesco. Nei mesi scorsi a più riprese sono intervenuti per bloccare o far modificare il testo della legge Zan diversi esponenti della Chiesa, a cominciare dal presidente dei vescovi, il cardinale Bassetti.
Immediata la reazione del Pd e del suo segretario Enrico Letta, finora irremovibili a cambiare anche una sola virgola del testo: «Noi siamo sempre stati favorevoli a norme molto forti contro l'omotransfobia. Rimaniamo favorevoli a queste norme e al ddl Zan ma siamo sempre stati aperti al confronto in Parlamento. Quindi guarderemo con la massima attenzione e con spirito di apertura ai nodi giuridici. Siamo sicuramente aperti a guardare i nodi giuridici pur mantenendo il favore sull'impianto della legge. Si tratta di norme di civiltà».