Latitante veneto preso in Cambogia. Sale sull'aereo in tenuta da spiaggia Chi è

Sabato 15 Maggio 2021
Latitante veneto preso in Cambogia. Sale sull'aereo in tenuta da spiaggia
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CONEGLIANO (TREVISO) - Christian Casagrande, 45enne di Sacile originario di Conegliano, latitante da quattro anni e localizzato dai carabinieri in Cambogia, da ieri è nel carcere di Busto Arsizio. È stato rimpatriato con volo da Phnom Penh-Milano Malpensa, via Singapore.

L'aereo è atterrato alle 5.30 di ieri. Ai passeggeri è stato dato l'ordine di non muoversi dal proprio posto. Quando sono saliti i militari, insieme al tenente colonnello Pier Luigi Grosseto, indossando le pettorine con la scritta carabinieri, Casagrande ha alzato le mani, come in segno di resa, tra gli sguardi stupiti dei compagni di viaggio.


LE PENE
È stato così eseguito l'ordine di esecuzione emesso dal procuratore Raffaele Tito. Casagrande, condannato per falso, truffa, bancarotta fraudolenta ed estorsione, deve scontare una pena complessiva di 13 anni, 10 mesi e 4 giorni di reclusione. Era stato localizzato dai carabinieri in Cambogia, nell'ambito dell'operazione Khmer condotta dalla squadra Catturandi del Nucleo investigativo in collaborazione con i colleghi di Sacile e dalla Cambodian national police. Dopo l'arresto era finito in un centro di identificazione per le espulsioni assieme a un 45enne di Ozieri (Sassari), quest'ultimo ricercato perchè deve scontare una pena per violenza sessuale su minore (8 anni e 8 mesi di reclusione inflitti dalla Corte d'appello di Milano nel 2020). È nell'appartamento in cui alloggiava il sardo che Casagrande è stato rintracciato.


LATITANTE
Il 45enne aveva fatto perdere le sue tracce in Paesi dove è estremamente difficile condurre ricerche e, soprattutto, ottenere l'estradizione (cosa che, ad esempio, non è prevista in Cambogia). Mancava dal Friuli da almeno quattro anni. In quel periodo avrebbe dovuto scontare 1 anno e 9 mesi per sentenze emesse dai Tribunali di Treviso e Padova. Aveva chiesto di poter beneficiare di una misura alternativa al carcere, ma il Tribunale di sorveglianza di Venezia aveva respinto l'istanza. Così si è allontanato. Ha raggiunto prima l'Inghilterra, poi la Romania e la Thailandia. La squadra Catturandi dell'Arma è però riuscita ad agganciarlo e a seguirlo da remoto per 270 giorni servendosi di ogni tecnologia disponibile attraverso la Procura di Pordenone. Ogni suo spostamento era registrato e, una volta appurato che si trovava in Cambogia, sono stati contattati Ambasciata e Consolato.

Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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