TREVISO - Professione pastore. Daniele Castagner, vittoriese doc, classe 1974, ha dato una svolta alla sua vita, tornando a quella che fin da piccolo era la sua passione, la natura e il mondo animale. In questi giorni le sue pecore pascolano tra i campi di via Cal Grande, a San Giacomo, nel Vittoriese. Un'immagine bucolica alla vista di chi transita lungo la via, un flash d'altri tempi.
Da quanti anni fa il pastore? « Da tre anni, nella mia famiglia nessuno lo era. A nzi, devo ammetter e che non mi hanno certo appoggiato in questa scelta. P rima l avoravo per la Savno, in pratica facevo il netturbino, raccoglievo immondizie, avevo un posto fisso , ma mi sono licenziato» .
E cosa l'ha spinta a lasciare il posto fisso? « La passione per la natura e per le pecore che h o scoperto d a bocia, al le elementari : per il mio compleanno chiesi a papà come regalo un agnellino . Ma h o sempre avuto delle pecore, una decina, le tenevo nei prati vicini alla mia casa di Costa. Tre anni fa ho acquistato un gregge. Ho iniziato la vita del pastore, cercando di conciliarla con la famiglia (mia moglie, Antonella , e mio figlio di 11 anni) e con il lavoro alla Savno. Ma e ra difficile, anzi impossibile: per questo finii per vendere tutto il gregge » .
E poi? «L o scorso settembre ho comprato 180 pecore e ho ripreso, a tempo pieno, la vita del pastore » .
Un mestiere sempre più rar o? « Sì, a Vittorio Veneto solo l'unico, in provincia di Treviso se ne contano un paio. È una vitaccia la nostra » .
Si riesce a mandare avanti una famiglia facendo il pastore al giorno d'oggi? « Si tira avanti, diciamo che vivo alla giornata. I sabati e le domeniche non esistono : pioggia, sole o gelo si è sempre con le pecore. Inizio alle 7 di mattina, tutti i giorni, le pecore sono autonome, mangiano l'erba, a volte devo portare l'acqua. Più che altro devo verificare che stiano bene, se sono nati degli agnellini, anche in questi giorni ne han no sfor nati cinque » .
C'è qualcuno che l'aiuta nel suo lavoro ? « Mia moglie Antonella mi dà una mano negli spostamenti del gregge . E poi c'è il mio cane, un pastore belga e soprattutto mio pa dre con le richieste ai C omuni per i pascoli» .
Anche f are il pastore è quindi un mestiere in cui ci si scontra con la burocrazia? « Sì, ci sono regole severe c on C omuni chiusi che vietano anche il transito come Cordignano o Godega, altri in cui posso solo passare . Poi per fermarsi ci vogliono le autorizzazioni dei privati. E dopo esser passati per le strade bisogna pulirle. Ma posso dire che rispetto ad altre zone della Marca o de l Friuli sono fortunato, trovo persone disponibili. Mentre le istituzioni ci chiudono la porta in faccia » .
E c ome avviene esattamente la transumanza? «D 'inverno le pecore stanno qui a Vittorio, niente stalla ma nei campi tra San Giacomo, Vendran e Carpesica, dove i proprietari mi danno l'ok, mentre da maggio a fine settembre siamo sul Pizzoc, tra Pian dell'Erba e Zuel. Quei mesi li trascorro in una casera e, devo ammetterlo, è come far e ferie, mentre in inverno è davvero dura. A settembre scendo con tutto il gregge passando per Osigo, Fregona, Piadera e Vinera. Ma è sempre più difficile trovare dei pascoli, ci sono sempre più vigneti e se le pecore pascolano lì finiscono per intossicarsi » .
E se un domani suo figlio le dicesse " papà faccio il pastore " ? « È una scelta che deve fare lui, ma ha già questa passione, ha infatti tre pecore » .
Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 20:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".