Ippodromo, Nordest vince il ricorso e si riprende la gestione: «Pronti a ripartire»

Giovedì 24 Agosto 2023 di Paolo Calia
L'ippodromo Sant'Artemio

TREVISO - «Ritengo la sentenza del Tar pienamente operativa. Quando il Comune vuole, noi ci siamo». Stefano Bovio, presidente della Nordest Ippodromi, si gode il momento favorevole. Il tribunale amministrativo ha accolto il suo ricorso annullando l'assegnazione dell'Ippodromo trevigiano alla società toscana Sistema Cavallo e rimettendo così in corsa (è il caso di dirlo) proprio la Nordest Ippodromi.

Che adesso si aspetta di ricevere l'incarico per la gestione di un impianto che, comunque, manda avanti l'impianto dal 1986.

Bovio, il Comune non ha ancora deciso se darvi l'incarico definitivo subito o dopo l'eventuale ricorso al Consiglio di Stato dei vostri concorrenti.
«Intanto manteniamo la gestione provvisoria. E lo facciamo nell'interesse di tutti: del nostro per via del calendario delle corse, del Comune perché manteniamo in ordine un suo bene. E, perché no, anche dei concorrenti che, nel caso in cui dovessero vincere davanti al Consiglio di Stato, si troverebbero una struttura in ordine».

Ma la sentenza del Tar parla chiaro: l'assegnazione a Sistema Cavallo è stata annullata.
«Per me è una sentenza che ha pieno effetto. Il Comune potrebbe tranquillamente darci l'incarico definitivo visto che siamo i secondi in graduatoria. Ma spetta a loro decidere se farlo prima o dopo il Consiglio di Stato».

Sempre che la controparte presenti veramente un ricorso: a volte lo si annuncia ma poi ci si ferma...
«No, guardi, lasci stare: il ricorso ci sarà sicuramente. Vedrà».

Intanto il Tar ha segnato un punto a vostro favore.
«Sì e ne sono molto felice. L'orizzonte adesso è un po' più chiaro. Quando c'è stata l'assegnazione della gestione abbiamo subito chiamato in causa il Tar perché qualcosa non ci tornava».

Il giudice amministrativo ha contestato a Sistema Cavallo il mancato pagamento, nei tempi stabiliti, di una multa da 25mila euro inflitta dal comune di Follonica. Quando avete fatto ricorso sapevate di questa pendenza?

«No, l'abbiamo scoperto dopo. Ma abbiamo contestato anche altri punti che il giudice però, sottolineando subito il mancato pagamento della multa come la causa più grave di tutte, non ha approfondito».

Avete dei progetti sull'ippodromo?
«Certo e abbiamo spiegato tutto nella nostra proposta depositata per il bando. Ci sono investimenti per 750mila euro per portare delle migliorie all'impianto e delle novità. Non certo solo per il mantenimento come hanno detto gli altri...».

Si è parlato anche di un ippodromo "fatiscente".
«Ma quale ippodromo fatiscente, lo venga pure a vedere. È tutto perfettamente in ordine. È nato tutto da delle foto scattate durante il Covid a impianto chiuso. C'erano delle erbacce ma in quel periodo, eccetto una parte del personale, non ci entrava nessuno. L'impianto non è mai stato in cattive condizioni. Anzi. Ho trovato offensive certe affermazioni».

Nella vostra programmazione ci sarà spazio anche per concerti?
«Ne abbiamo organizzati per due anni. Concerti di importanza media con un migliaio di spettatori. Per il 2023, con il ricorso pendente, non abbiamo proseguito. Iniziamo a lavorare per la stagione 2024. Però una cosa...».

Cosa?
«Stiamo pur sempre parlando di un ippodromo dove si svolgono corse importanti. Nelle aree verdi poi ci possiamo inventare qualsiasi cosa. Ma io devo pensare ai 70 cavalli che stanno abitualmente qui, alla loro cura e al loro allenamento. La pista deve essere sempre perfettamente in ordine».

È più tranquillo dopo la sentenza del Tar?
«Un po' più sereno, ma eravamo convinti delle nostro motivazioni. Adesso attendiamo l'eventuale ricorso al Consiglio di Stato e continuiamo con la gestione provvisoria».
 

Ultimo aggiornamento: 15:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci