Antinfluenzale: pronte 160 mila dosi. Da lunedì parte la campagna a Treviso

Sabato 15 Ottobre 2022 di Mauro Favaro
Pronti per le vaccinazioni contro l'influenza

TREVISO - Parte la più grande campagna antinfluenzale di sempre. Da lunedì i trevigiani potranno iniziare a prenotare l’iniezione contro l’influenza stagionale sul portale online dell’Usl. Si comincia con quasi un mese di anticipo rispetto a quanto accadeva prima dell’emergenza Covid. Questo perché sono già stati registrati i primi casi di influenza. E i contagi purtroppo si annunciano come pesanti. Senza dimenticare la possibile sovrapposizione con l’ennesima ondata del coronavirus. Anzi, chi vorrà potrà sottoporsi a due vaccinazioni in un colpo solo: l’antinfluenzale su un braccio e la dose booster anti-Covid sull’altro.

I NUMERI

Nella Marca ci sono oltre 200mila persone considerate a rischio per l’influenza. La vaccinazione, non obbligatoria ma raccomandata, sarà offerta gratuitamente alle persone con più di 60 anni, ai soggetti fragili, ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, agli addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo, a partire dal personale degli ospedali, fino ai donatori di sangue e a chi è a contatto con gli animali. Le iniezioni verranno eseguite nei centri vaccinali nati con il Covid, nei centri di riferimento come la Madonnina di Treviso, negli ambulatori dei medici di famiglia (che potranno anche scegliere di concentrate le attività in strutture alternative), negli studi dei pediatri e nelle farmacie che hanno aderito al progetto dotandosi di personale infermieristico. L’azienda sanitaria può già contare su 158.200 dosi di antinfluenzale. Più 1.100 dosi di vaccino spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni. Di seguito arriveranno le altre.

LE PREVISIONI

«La campagna è stata anticipata perché quest’anno sarà veramente dura – avverte Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – le previsioni dicono che i contagi potranno essere anche pesanti. Abbiamo assolutamente bisogno di arrivare a una copertura elevata per scongiurare il rischio di un sovraccarico dei reparti, in termini di ricoveri, e dei servizi generali degli ospedali». Il timore è che l’influenza stagionale si faccia sentire come mai prima, con tutti i relativi sintomi, a partire da febbre, tosse e mal di testa, perché di fatto quella che si sta aprendo è la prima stagione dopo due anni e mezzo di emergenza Covid passati in buona misura indossando le mascherine.

LO STUDIO

Uno studio condotto dall’Usl prima dell’era Covid aveva stimato che il vaccino antinfluenzale consentiva di evitare 200 decessi correlati a patologie cardiorespiratorie e oltre 400 ricoveri all’anno solo nel trevigiano. Numeri che ora potrebbero pure lievitare. «La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dall’influenza, anche in considerazione del fatto che nelle precedenti stagioni il virus influenzale ha avuto una bassa circolazione e quest’anno potrebbe trovare una popolazione più suscettibile – sottolineano i tecnici della Prevenzione – la campagna ha inoltre lo scopo di proteggere dalle complicanze i soggetti più fragili, evitare che le persone debbano ricorrere ai pronto soccorso e, dati i sintomi simili, supportare la diagnosi differenziale tra l’influenza e il Covid». L’organizzazione è ormai definita. «L’offerta vaccinale passerà innanzitutto per i medici di famiglia e per i pediatri di libera scelta. E parallelamente verranno attivati i nostri poli vaccinali e i nostri centri – fa il punto Benazzi – i vaccini, inoltre, verranno distribuiti alle farmacie aderenti. Intanto partiamo consegnando 100 dosi alle farmacie classiche e 40 dosi a quelle rurali (quello più piccole, in località non densamente abitate, ndr)».

VACCINAZIONE MISTA

Nei centri vaccinali, come l’ex Maber di Villorba, in attesa del trasferimento nel complesso accanto al Bhr Hotel di Quinto, si potrà fare anche la vaccinazione anti-Covid. «La vaccinazione mista – conferma il direttore generale – chi vorrà potrà ricevere sia l’antinfluenzale che quella contro il coronavirus, fermo restando che per quest’ultima devono essere passati almeno 4 mesi dall’eventuale contagio».

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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