Tragedia di Soller, le ultime parole di Matteo all'automobilista: «Perché non ti sei fermato?»

De Luca era a bordo della sua Vespa quando è stato centrato in pieno da un'auto

Mercoledì 28 Giugno 2023 di Claudia Borsoi
Il giovane Matteo De Luca morto nell'incidente di domenica

FOLLINA (TREVISO) - Un ultimo gesto d’amore e di altruismo: donate cornee e tessuti di Matteo De Luca, il 31enne di Farrò (Follina) morto lunedì mattina al Ca’ Foncello di Treviso per i gravi traumi e le ferite riportate nel violento impatto contro una Renault Clio che, domenica sera, gli ha tagliato la strada a Soller (Cison di Valmarino) mentre rientrava in paese in sella alla sua Vespa dopo un pomeriggio trascorso a Vittorio Veneto. I genitori, papà Angelo e mamma Ornella, hanno acconsentito subito all’espianto di cornee e tessuti, sapendo che quella sarebbe stata la volontà del loro Matteo. In tanti, in queste ore, hanno espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia De Luca, molto conosciuta in tutta Follina. Si attende ora che la Procura di Treviso conceda il nulla osta per poter fissare il funerale del giovane, mentre è stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale a carico del conducente della Clio, un uomo residente a Tarzo.

Lo schianto

L’incidente, domenica intorno alle 19, si è consumato lungo la strada provinciale 635 che da Lago porta a Tovena, passando per la frazione cisonese di Soller. L’impatto tra auto e Vespa è avvenuto all’altezza dell’osteria Pra de’ Boi. La Clio, con al volante il tarzese, stava percorrendo via Redipuglia con direzione Vittorio Veneto quando, nello svoltare a sinistra nel parcheggio dell’osteria, non ha visto la Vespa con Matteo De Luca che arrivava dalla direzione opposta, centrandolo in pieno. Un urto violento: il 31enne è stato sbalzato a terra. L’automobilista è stato tra i primi a soccorrere il ragazzo, mentre altri allertavano il 118. “Perché non ti sei fermato?” gli ha chiesto, con un filo di voce, Matteo che era in quei momenti ancora cosciente. Subito sul luogo dell’incidente si sono precipitati il papà di Matteo, Angelo, e il fratello Alessandro. Matteo è stato quindi elitrasportato a Treviso, ma il prodigarsi dei medici è stato inutile e lunedì mattina il 31enne è morto. Matteo lavorava con il padre, artigiano edile, e viveva con il fratello Alessandro a Farrò nella casa che era stata del nonno. Con il padre e il fratello era molto attivo nel Comitato festeggiamenti Farrò-La Bella-Pedeguarda di cui era diventato, il 14 giugno, consigliere. L’associazione in queste ore non si dà pace per la morte di Matteo, giovane che andrà a ricordare sicuramente con un’iniziativa che il direttivo andrà a definire nelle prossime settimane. Un lutto che ha colpito profondamente tutta la giunta follinese, perché l’assessore alle politiche sociali e giovanili Paola Carniello è l’attuale moglie di Angelo, papà di Matteo. 

Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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