Rinasce l'ex Maber: maxi polo tecnologico tra l'A27 e la Pedemontana

Martedì 25 Maggio 2021 di Mauro Favaro
Il centro vaccinale più grande della Marca ospitato in una parte dell'ex Maber

VILLORBA - Un maxi polo direzionale e tecnologico tra il casello dell'autostrada A27 e quello in dirittura d'arrivo della Pedemontana. Dopo 10 anni di abbandono, il complesso dell'ex Maber sta per rinascere. Nel giro di un paio di settimane è stato trasformato nel centro vaccinale più grande del trevigiano per rispondere all'emergenza del momento. Ma l'attività anti-Covid non sarà che il primo passo. La struttura delle Castrette, pensata da Tobia Scarpa e realizzata davanti allo stabilimento Benetton, è pronta a diventare il polo di riferimento di diverse aziende con base nella Marca.

Le domande non mancano. A confermarlo è Bruno Zago, patron della Pro-Gest di Istrana, società leader nel settore della carta, che ha acquisito l'immobile di via della cartiera un paio di anni fa. «Abbiamo molte richieste da parte di imprenditori che vorrebbero portare qui le sedi delle loro aziende rivela ci sono già tante domande, tante idee e di conseguenza tante possibilità».

Qualcuno era preoccupato dall'ipotesi che il complesso delle Castrette potesse trasformarsi in un nuovo centro commerciale. Non sarà così. «Non è possibile», hanno confermato dal Comune. Tra l'altro c'è già il Panorama che sorge a meno di un chilometro di distanza. Largo alle altre soluzioni, quindi. Il centro vaccinale non blocca nulla. Al contrario, la sistemazione di una fetta della struttura potrebbe anche rappresentare uno spunto. Tanto più che a oggi lo spazio per le vaccinazioni occupa solo una piccola parte del complesso. «Un decimo», specifica lo stesso imprenditore.


I NUMERI
I conti sono presto fatti. La struttura in acciaio su più livelli dell'ex Maber, rivestita in Corten, si estende su un'area di circa 50mila metri quadrati calpestabili. E all'interno di questa ci sono i 5mila oggi dedicati alle vaccinazioni contro il coronavirus. Il resto rimane a disposizione. L'idea sul piatto è di suddividere la superficie tra i vari futuri inquilini. «La parte oggi centro vaccinale la daremo per ultima a chi si farà avanti specifica Zago in ogni caso, continuiamo valutando una cosa per volta». Il contratto di comodato d'uso sottoscritto con l'Usl della Marca prevede che il centro vaccinale rimanga aperto almeno un anno. La Pro-Gest ha messo a disposizione i 5mila mq in modo completamente gratuito. L'azienda sanitaria si è impegnata a versare alla società solo un rimborso per le spese correnti di gestione per un importo stimato di circa 5mila euro al mese. Non è escluso che il comodato d'uso possa essere prorogato anche dopo l'anno, in caso di necessità. «Il centro vaccinale resterà per tutto il tempo che servirà», apre Zago. Non c'è troppa fretta.


LA RICOSTRUZIONE
Dopotutto è la stessa storia della struttura a evidenziare che è meglio andare con i piedi di piombo. Era stata costruita nel 2008 dalla Maber, azienda all'epoca leader nei settori della costruzione, dell'impiantistica elettrica e del design per l'illuminazione decorativa. Il costo del nuovo polo era stato stimato in 30 milioni. Poi le cose non sono andate bene. L'opera è rimasta incompiuta. La prima valutazione dell'immobile finito all'asta si aggirava sui 17 milioni. Di seguito si era scesi a 2,4 milioni. Fino a quando non si è fatto avanti Bruno Zago. Dal canto proprio, il sindaco Marco Serena non ha mai nascosto il sogno di trasferire nell'area di via della cartiera una parte della zona industriale delle Castrette. L'operazione non è mai decollata. Ora però le cose potrebbero cambiare partendo proprio dal fulcro di quell'area: il polo dell'ex Maber.

 

Ultimo aggiornamento: 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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