Scandalo criptovalute Nft, gli affari di famiglia milionari dei fratelli Rizzato: gli orologi di Emanuele e i bolidi di Christian

Il primo, ex direttore commerciale Nft, vive in Svizzera ed è stato fermato a Chiasso con 8 orologi per un valore di circa 350mila euro

Sabato 18 Febbraio 2023 di Giuliano Pavan
Scandalo criptovalute Nft, gli affari di famiglia milionari dei fratelli Rizzato: gli orologi di Emanuele e i bolidi di Christian

TREVISO - Affari di famiglia. O forse una semplice complicità per far fruttare al meglio il denaro sottratto agli investitori. Se per gli inquirenti sono stati Emanuele Giullini e Christian Visentin le vere menti della truffa milionaria della Nft, un ruolo non di certo secondario lo hanno giocato i fratelli Mauro e Simone Rizzato. Il primo, ex direttore commerciale della Nft che risulta vivere in Svizzera, è stato fermato a Chiasso mentre cercava di importare in Italia 8 orologi per un valore complessivo di circa 350mila euro. Il secondo, che non risulta avere nulla a che fare con la Nft, ma solo il rapporto di parentela con il fratello Mauro, ha subito un sequestro di dieci auto per un valore di circa 800mila euro.

Soldi, secondo gli inquirenti, che dalla Nft erano stati dragati nella società di “Rizzato junior” per la compravendita delle autovetture, destinate alla confisca per poter risarcire tutti coloro che versando le quote di ingresso hanno visto sparire i propri risparmi nonostante le promesse di rendimenti del 10% al mese. 


LA PERQUISIZIONE
Ieri mattina gli uomini della fiamme gialle si sono presentati nella casa di Simone Rizzato a San Giorgio delle Pertiche, nel padovano, e poi anche nella sede della sua società. Sotto sequestro documenti, telefoni cellulari, computer, laptop e altri supporti informatici. Ma il grosso dell’attività delle fiamme gialle ha riguardato, appunto, le auto. Sottratte alla disponibilità del 49enne una Porsche Carrera cabrio, un’Audi Q8 e una Mercedes GLE, solo per citare le più costose. Ma nei garage di “Rizzato junior” c’erano anche una Bmw X5 da 88mila euro, una Bmw X3 da 64mila, un’Alfa Romeo Stelvio 59mila fino ad arrivare a una Volkswagen Passat, la più “economica” del pacchetto sequestrato, che sul mercato vale poco meno di 19mila euro. Su di lui, così come sul fratello Mauro, non pende alcuna misura di custodia cautelare. Nonostante la gravità della accuse (per Mauro Rizzato si procede per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, all’abusivismo finanziario, al riciclaggio e all’autoriciclaggio, per Simone invece per il solo reato di reimpiego in attività economiche dei profitti di reato), gli inquirenti non ritengono al momento necessario privare gli indagati della libertà personale. Scongiurati, insomma, sia l’inquinamento delle prove che il pericolo di fuga e la reiterazione del reato.

 
IL CONTROLLO
Il blitz contro Mauro Rizzato, ex direttore commerciale della Nft, 57enne di San Pietro di Feletto, è scattato alla fine dello scorso anno. Dalla Svizzera, precisamente da Lugano dove risulta residente, stava rientrando in Italia con 4 orologi di pregio all’interno della sua auto. È stato fermato alla frontiera di Chiasso dagli uomini delle fiamme gialle, che già erano sulle sue tracce. Per gli inquirenti il suo scopo era rivenderli nel nostro Paese monetizzando dunque l’investimento fatto con i soldi della Nft. Nella successiva perquisizione domiciliare, i finanzieri ne hanno rinvenuti altri quattro, tutti acquistati, secondo l’accusa, con il denaro degli investitori. 

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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