Treviso. Covid, i contagi tornano a salire. Benazzi: «Ma ormai è come l'influenza stagionale»

Venerdì 18 Agosto 2023 di Mauro Favaro
Il direttore generale dell'Usl Francesco Benazzi

TREVISO - I contagi da Covid tornano a salire nella Marca, seppur in modo contenuto. È la prima volta quest’anno. La differenza rispetto al passato, però, è enorme: il coronavirus oggi è stato sostanzialmente parificato alla tradizionale influenza. E per i positivi non è più previsto alcun tipo di isolamento. «Non serve più – conferma Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl trevigiana – detto questo, resta la raccomandazione a indossare la mascherina nel periodo di positività, soprattutto se si hanno contatti con familiari o in generale con persone fragili». Adesso nella Marca si registrano 19 contagi da Covid al giorno. E solo nell’ultima settimana è stato necessario ricoverare 15 persone, tutte con più di 65 anni, nei reparti di medicina e geriatria.


Direttore Benazzi, com’è la situazione generale?
«C’è un lieve aumento dei positivi e dei ricoveri. Contiamo in tutto 132 casi a settimana. Le persone contagiate, soprattutto dai 50 anni in su, sviluppano sintomi come febbre, stanchezza, mal di testa e dolori muscolari. Anche per le 15 per le quali si è reso necessario il ricovero, comunque, non sono servite cure intensive».


Il virus non spaventa più?
«La situazione ad oggi è radicalmente mutata. Al momento l’incidenza nella nostra provincia è pari a 19 casi su 100mila abitanti. Mentre l’anno scorso, nello stesso periodo, si era a quota 329 su 100mila».


Quali varianti stanno circolando?
«C’è un residuo di Cerberus. Al quale si sono aggiunte Arcturus e Kraken. Anche alla luce di questo, fermo restando che le persone positive non sono più sottoposte all’isolamento, si consiglia sempre di continuare a indossare la mascherina negli ospedali e nelle case di riposo».


Ci potrebbero essere nuovi isolamenti nelle case di riposo in caso di focolai?
«I casi sono pochi. Se dovesse servire, si cercherà di gestire rapidi isolamenti per scongiurare il rischio di nuovi contagi».


Per il prossimo autunno si sta pensando a una doppia vaccinazione contro l’influenza e contro il Covid?
«Non ci sono ancora disposizioni in merito. Certo, sappiamo che fare le due vaccinazioni assieme non è un problema».


Ci sono ancora persone che vengono a farsi i tamponi nei Covid point dell’Usl?
«Sono ridotte al minimo. Generalmente i cittadini fanno gli auto-tamponi o vanno in farmacia. Si rivolgono agli ospedali solo in caso di sintomi. Mentre per quanto ci riguarda continuiamo a fare i tamponi prima dei ricoveri».


A proposito di ricoveri, è pronto il trasloco dei primi reparti dal Ca’ Foncello al monoblocco della nuova cittadella sanitaria?
«L’esito finale dei collaudi sulla struttura è atteso per mercoledì. Dopodiché comincerà a prendere forma il piano di trasferimento».


Si inizierà dalle sale operatorie e dalle chirurgie. Non sarà facile affrontare una serie di traslochi continuando a provare a ridurre le liste d’attesa
.

«Stiamo recuperando tra gli 800 e i 1.000 appuntamenti a settimana, rispetto al monte di 20mila prestazioni rimaste in attesa dopo l’emergenza Covid e in seguito all’aumento delle richieste. Questo anche se le attività degli ospedali sono state ridotte del 20% nel periodo estivo»

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