Comuni di confine delusi: i fondi attesi tagliati per 1 milione e 700mila euro

Domenica 13 Dicembre 2020 di Gianandrea Rorato e Claudia Borsoi
Il municipio di Meduna di Livenza

È stato firmato dagli uffici del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie il decreto di bando per il “fondo aree svantaggiate di confine” relativo alle annualità 2018, 2019 e 2020 per l’importo di oltre 36 milioni di euro. Al fondo possono accedere i 20 comuni piemontesi che confinano con la Valle d’Aosta e i 27 comuni veneti confinanti con il Friuli. Per questi ultimi sono disponibili 21 milioni di euro. Gli interventi, anche se finalizzati alla realizzazione di servizi, devono prevedere la destinazione di almeno il 50% del finanziamento alla realizzazione di infrastrutture. Le domande di finanziamento devono essere trasmesse entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del decreto.
CONTRARIATI
Nella Marca, potranno accedere al bando Cordignano, Fregona, Gaiarine, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Portobuffolè e Sarmede, ma c’è malumore sui numeri. Piuttosto arrabbiato il sindaco di Meduna, Arnaldo Pitton: «Ci avevano promesso oltre un milione per ciascun Comune veneto. In realtà arriveranno 700mila euro. Ci hanno detto che l’altra metà sarà per il prossimo anno ma sono piuttosto dubbioso. In politica i treni passano una volta e se non sei svelto a salire, rimani a piedi. La cifra per il Comune? Pensiamo di utilizzarla per migliorare gli impianti comunali, come ad esempio la palestra e il campo sportivo. Ma anche pensiamo alla viabilità locale e all’acquisto di attrezzature».
NEL VITTORIESE
Anche a Fregona arriveranno gli attesi fondi. «Purtroppo – commenta il sindaco Patrizio Chies – l’associazione che tiene le fila tra i comuni di confine, l’Assco, ci ha comunicato nei giorni scorsi che l’importo si è ridotto a 700mila euro circa perché non ci verrà liquidato il fondo per il 2021. Non appena ci sarà il bando, valuteremo i progetti da proporre e come poter investire al meglio sul nostro territorio questi fondi». Un’idea su dove “metterli” quei 700mila euro, o una parte, ce l’ha già il consigliere comunale Daniele Dal Mas, recentemente cacciato dalla maggioranza. «Ritengo, alla luce anche del recente maltempo che ha duramente segnato l’abitato fregonese con frane e smottamenti, oltre che con l’esondazione del torrente Carron, che la priorità è che questi fondi - afferma - siano investiti in progetti per la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico».
 

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