Controlli a tappetto in aziende, cantieri e cantine: sette attività sospese e venti sanzionate. Multe per 250mila euro

Giovedì 26 Ottobre 2023
Controlli dei carabinieri nei cantieri

TREVISO - Nei giorni scorsi sono stati effettuati svariati controlli in tutto il territorio provinciale da parte dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale e del locale Ispettorato Territoriale del Lavoro, volti a verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’attività ispettiva ha riguardato svariati settori tra i quali l’edilizia, l’agricoltura e il commercio, interessando nel complesso 22 aziende, individuate anche a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma Territoriale.

Complessivamente l’attività ha permesso di riscontrare la presenza di 9 lavoratori impiegati “in nero”, di cui 6 nel settore agricolo e 3 nel commercio, con conseguente sospensione delle attività imprenditoriali. Analogamente, i controlli volti a verificare la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno portato alla sospensione di 2 attività nel settore dell’edilizia.

Nello specifico, nel corso dei controlli svolti all’interno di un cantiere edile situato a Vedelago , è stata sospesa l’attività imprenditoriale di un’azienda che stava impiegando degli operai in quota senza aver provveduto a predisporre il ponteggio in modo tale da evitare le cadute verso il vuoto. Si è proceduto a sospendere l’attività di un’altra azienda operante in un cantiere di Giavera del Montello, ove una ditta di elettricisti stava operando senza adeguati sistemi di protezione individuale contro le cadute dall’alto e senza aver redatto il previso Piano Operativo di Sicurezza.

In agricoltura, durante le ultime giornate della vendemmia, sono state sospese 3 aziende di Valdobbiadene, 2 delle quali per aver impiegato complessivamente 6 lavoratori italiani “in nero” ed una terza per non aver provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi. Infine, all’interno di due aziende di Cappella Maggiore, ove si effettua il taglio e la lavorazione del legname, sono stati individuati 3 lavoratori, 2 dei quali extracomunitari, che operavano “in nero”, privi di ogni tutela assicurativa e previdenziale.

I molteplici controlli, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni, tra le quali la mancata nomina del medico competente, l’omessa formazione dei lavoratori ed il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni complessive per circa 250mila euro. 

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