Affitti non pagati al cinema Manzoni, il Comune cerca un'intesa per evitare lo sfratto

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Mauro Favaro
Il cinema Manzoni di Paese è gestito dall'Edera srl che ha 40mila euro di affitto arretrato

PAESE - L’Edera potrebbe dover dire addio al cinema Manzoni di Paese. Il contratto con il Comune, proprietario dell’immobile, è scaduto alla fine del mese scorso. E stando ai conti del municipio ci sono affitti non pagati per oltre 40mila euro. La giunta ora ha approntato un’azione legale contro la società Cinema Edera srl di Treviso per chiudere la locazione e per recuperare i canoni che risultano non saldati dal maggio del 2020, cioè subito dopo le mensilità non richieste nel periodo del lockdown. «Di fatto al momento stanno occupando l’immobile comunale abusivamente, senza titolo – spiega il sindaco Katia Uberti – sulla carta sarebbe possibile procedere con lo sfratto.

Ma noi non vogliamo arrivare a questo. Il nostro obiettivo è riuscire a raggiungere un accordo. Speriamo sia possibile».

I TENTATIVI

L’Edera sta continuando a far funzionare il cinema Manzoni. E nel frattempo auspica a sua volta di poter arrivare a un accordo. Ad oggi, però, le parti sono distanti. La lunga chiusura dei cinema a causa dell’emergenza Coronavirus non ha sicuramente aiutato. Anche se, a differenza di quanto accaduto con altre attività in affitto in locali comunali, il municipio di Paese non ha ricevuto comunicazioni su questo fronte da parte dell’Edera. «Non entriamo nel merito. C’è una trattativa in corso: speriamo di trovare una soluzione attraverso il dialogo – si limita a dire Giuliana Fantoni, che da anni guida sia il cinema Edera che il Manzoni – la nostra volontà è quella di portare avanti l’attività a Paese».


LE TESSERE DEL PUZZLE

Sono diversi gli elementi in gioco. Andiamo con ordine. Dopo la prima concessione ventennale, negli ultimi due anni l’Edera ha lavorato nel cinema di proprietà del Comune sulla base di due proroghe, entrambe di un anno, che prevedevano un affitto di 3.200 euro al mese, più Iva. La prima è stata segnata dall’esplosione dell’epidemia da Coronavirus e dal lockdown generale. E così, di seguito, è arrivata anche la seconda. Questa, però, è scaduta alla fine di settembre. «Lo scorso luglio abbiamo ricordato alla società che il primo ottobre avrebbe dovuto riconsegnarci le chiavi dell’immobile. Ma non è accaduto – rivela il sindaco – il problema è che prima c’era un contratto, anche se l’affitto non veniva pagato. Dall’inizio di ottobre, invece, non c’è proprio più alcun titolo per occupare l’immobile». Proprio il giorno prima della scadenza, l’Edera attraverso il suo avvocato aveva chiesto al Comune di ristabilire i canoni e i termini contrattuali. Qui spunta un altro inghippo. In sintesi, per la giunta la proroga del contratto di affitto non andava oltre a un anno. La società, invece, a quanto pare l’avrebbe inquadrata come un contratto di locazione valido per 9 anni. E’ un altro dei nodi che dovranno essere sciolti. Se non si troverà un accordo, alla fine al Comune non resterà che procedere con un nuovo bando pubblico per affidare la gestione del multisala Manzoni. «Non possiamo prediligere una sola società», avverte Uberti. Ma nessuno nasconde che di questi tempi cercare un altro gestore per il cinema rappresenterebbe per lo meno un salto nel buio.

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