Case di riposo, l'Ulss al contrattacco: guerra in Procura con Casa Fenzi

Giovedì 23 Aprile 2020 di Mauro Favaro
Case di riposo, l'Ulss al contrattacco: guerra in Procura con Casa Fenzi
TREVISO Oltre 500 persone contagiate dal coronavirus solo nelle nove case di riposo dove è esploso un focolaio. Alla fine del primo giro di test sono risultate positive esattamente 511 persone: 377 anziani e 134 operatori. Pochi giorni fa si parlava di 360 ospiti contagiati. Con 58 decessi già confermati. Ora i numeri continuano a salire. Il Cesana Malanotti di Vittorio Veneto è arrivato a contare 71 anziani positivi su 145. Praticamente la metà. Sono stati colpiti due nuclei: Casa arcobaleno e Casa del sole. Nel primo il coronavirus ha contagiato più del 60% degli anziani (56 su 92); nel secondo poco meno del 30% (15 su 53). Ci sono poi 34 operatori positivi su 168. Oltre il 20%. 
I FRONTI APERTI
Anche nella casa di riposo del Gris di Mogliano quasi la metà degli ospiti è risultata contagiata. Il Covid-19 ha colpito 61 anziani su 131. A questi vanno aggiunti 19 operatori su 145. E ieri l’Ordine delle professioni infermieristiche di Treviso ha rilanciato un appello per la ricerca urgente di infermieri e operatori proprio per il Gris. Non è troppo distante la casa Luigi e Augusta di Ormelle. Sono stati contagiati 53 ospiti su 135. Si sfiora il 40%. E c’è già stato qualche decesso. Come Carlo Corazzin, mancato a 83 anni dopo il trasferimento nell’ospedale di Oderzo. Ci sono anche 9 operatori positivi su 121. Il tutto nella casa di riposo, non nel settore dedicato ai pazienti Covid trasferiti dagli ospedali. Anzi, quest’ultimo a breve verrà chiuso. Il caso più eclatante tra le case di riposo resta quello di casa Fenzi a Conegliano, dove si è arrivati a contare 112 anziani colpiti dal virus su 190. Quasi il 60%. Più 47 operatori su 160. Qui la questione è finita in Procura: «Usl infangata ma senza responsabilità. Adesso indaghi la magistratura». 
LA MINACCIA
Nella De Lozzo Da Dalto di San Pietro di Feletto, invece, le cose stanno migliorando. Così come nella Santa Maria de’ Zairo di Zero Branco. Sono invece già migliorate nella Ca’ dei Fiori di Casale sul Sile. C’erano 43 anziani positivi su 83. Oggi si è scesi a 6 su 76. Molti si sono negativizzati. Ma anche qui la questione rischia di finire in tribunale. Gianfranco Nicosia, avvocato con studio a Treviso, figlio di Giovanni, mancato a fine marzo nella struttura di Casale, ha annunciato che valuterà la presentazione di un esposto per far chiarezza sul rientro in febbraio di un anziano che era stato ricoverato in Geriatria a Treviso, poi teatro del primo maxi-focolaio, dal quale sarebbe partito il contagio. 
LA DIFESA
Per l’azienda sanitaria, però, non ci sono stati errori. «Capisco la sofferenza di chi ha perso una persona cara in questa tragedia mondiale, ma tirare conclusioni affrettate può non essere il modo corretto di darsi risposte – premette Livio Dalla Barba, direttore sanitario dell’Usl – si fa riferimento a un paziente che era stato dimesso dalla geriatria il 18 febbraio. In quel periodo le indicazioni del ministero dicevano che bisognava considerare caso sospetto solo chi presentava malattie respiratorie associate a un ritorno dalla Cina o a un contatto stretto con un caso positivo accertato. Era di fatto impossibile sospettare che una persona dimessa il 18 febbraio potesse in qualche modo rappresentare un pericolo. Dopo i primi casi di coronavirus in Italia ho dato indicazioni ai direttori degli ospedali di comportarsi in modo estremamente prudente – aggiunge – il 26 febbraio ci fu il primo caso accertato che portò alla blindatura della geriatria. E il giorno seguente la persona che era stata trasferita nella casa di riposo di Casale sul Sile è stata nuovamente ricoverata, ed è stato eseguito il tampone».
L’ANALISI
«È evidente che non ci sono stati errori: il 18 febbraio non si poteva sospettare il coronavirus – conclude Dalla Barba – anzi, quando è emersa la positività, abbiamo fatto un’indagine epidemiologica in casa di riposo dalla quale è risultato che il signore era in una stanza singola. Il personale che lo seguiva, inoltre, è stato messo in quarantena. Il comportamento è stato ineccepibile». 
 
Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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