Sanità, la Regione Veneto “blinda” i dg: le Uls pagheranno la tutela legale

Cambia la clausola per la difesa penale, civile, amministrativa e contabile

Domenica 3 Marzo 2024 di Angela Pederiva
Palazzo Balbi, i dg appena confermati

VENEZIA - Con la nuova tornata di nomine, la Regione ha deciso di “blindare” i direttori generali della sanità.

I decreti firmati dal presidente Luca Zaia hanno recepito una nuova formulazione della clausola relativa alla tutela legale, introdotta con una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore Manuela Lanzarin. D’ora in avanti le eventuali spese di difesa dei dg, in tutti i tipi di procedimenti giudiziari, saranno pagate dalle rispettive aziende sanitarie e ospedaliere, salvo i casi di condanna per dolo o colpa grave.


LO SCHEMA
Lunedì scorso i 12 manager hanno firmato il contratto di prestazione d’opera: Roberto Toniolo (Azienda Zero), Maria Giuseppina Bonavina (Iov), Callisto Bravi (Ao di Verona), Giuseppe Dal Ben (Ao di Padova e commissario Ulss 1 Dolomiti), Francesco Benazzi (Ulss 2 Marca Trevigiana), Edgardo Contato (Ulss 3 Serenissima), Marco Filippi (Ulss 4 Veneto Orientale), Pietro Girardi (Ulss 5 Polesana), Paolo Fortuna (Ulss 6 Euganea), Carlo Bramezza (Ulss 7 Pedemontana), Patrizia Simionato (Ulss 8 Berica) e Patrizia Benini (Ulss 9 Scaligera). 
Finora lo schema di ingaggio stabiliva questo: «Nel caso in cui venga avviato un procedimento penale o civile nei confronti del Direttore Generale per fatti che siano connessi all’esercizio delle sue funzioni si rinvia alla disciplina vigente per gli aspetti relativi alla tutela legale, mentre nessun onere o spesa incomberà in capo alla Regione per la difesa, fin dalle fasi iniziali del procedimento». Ma in questa previsione «sono state rilevate alcune criticità», si legge nella nuova delibera pubblicata venerdì, che la Regione ha ritenuto «opportuno» superare applicando ai direttori generali «le medesime disposizioni che disciplinano il patrocinio legale dei dirigenti regionali», come prescritto dalla legge veneta del 1991: «La Regione, tramite il dirigente della competente struttura regionale, provvede a rimborsare ai dipendenti regionali le spese legali, peritali e di giustizia relative a processi per responsabilità civile, penale, amministrativa o contabile promossi per fatti od atti direttamente connessi all’espletamento, nell’interesse della Regione, delle funzioni e dei compiti d’ufficio, nonché a favore di altri enti relativamente ad attività esercitate per conto o su incarico della Regione, salvo nel caso di sentenza di condanna per fatti commessi con dolo o colpa grave e purché non sussista conflitto di interessi, anche potenziale, con la Regione».
Di conseguenza nel nuovo contratto sottoscritto dai dg è stato inserito un “addendum”, il quale dispone che in caso di «procedimento per responsabilità civile, penale, amministrativa o contabile per fatti od atti direttamente connessi all’espletamento delle funzioni e dei compiti d’ufficio», a favore del manager coinvolto scatti la tutela legale, «a cura dell'Azienda affidata e con oneri a carico della medesima».


LA DURATA 
Per gli incarichi è stato fissato un compenso lordo annuo di 154.937,06 euro, più un premio fino al 20% a fronte di raggiungimento degli obiettivi. La durata per i dg è di due anni, dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2026. Fa storia a sé il caso del commissariamento (senza retribuzione) a Belluno, dopo la prematura scomparsa di Maria Grazia Carrara. Il decreto di Zaia specifica che «si è manifestata la necessità di garantire la continuità gestionale» all’Ulss 1 Dolomiti, «nonché di consentire il perseguimento degli obiettivi assegnati e delle progettualità programmatorie in essere, quali in particolare quelle riferite all’organizzazione dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026». Ma a quanto pare Dal Ben non potrà essere il commissario durante gli eventi sportivi: il suo ruolo è stato prorogato «fino al compimento dei dodici mesi di durata, pertanto fino al 17 maggio 2024»; in seguito sarà possibile «rinnovare l’incarico medesimo, per una sola volta, per ulteriori dodici mesi», quindi fino alla primavera del 2025.
 

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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