Case popolari, corruzione e abusi d'ufficio: il Comune azzera la graduatoria

Venerdì 4 Novembre 2022 di Paolo Calia
Case Ater di Treviso

TREVISO - Graduatoria per l'edilizia residenziale pubblica, annullata. Cancellate tutte le 173 domande in attesa. Bisognerà ripartire da capo. Da Ca' Sugana assicurano che i tempi non saranno lunghi, che il nuovo bando è già pronto e la nuova graduatoria sarà realizzata in collaborazione con l'Ater. Resta però la sorpresa per una decisione presa proprio quando l'inchiesta sui presunti favoritismi nell'assegnazione delle case popolari si allarga, coinvolgendo altri due dipendenti di Ca' Sugana: il dirigente del settore Urbanistica Roberto Bonaventura e Sebastiano Ladillo, che ha la posizione organizzativa dello stesso settore e che si aggiungono all'ormai ex dirigente del settore Casa Stefano Pivato. Per tutti le ipotesi di reato sono corruzione e abuso d'ufficio. In questo caso a finire nel mirino della Procura è il condono concesso per l'ampliamento di un alloggio di via Mantovani Orsetti abitato da una delle famiglie rom coinvolte nel caso.

E ieri la novità: il direttore generale del Comune Lino Nobile, che da quando è partita l'inchiesta ha preso il posto di Pivato trasferito in un altro settore, ha firmato un'ordinanza con cui annulla la graduatoria e azzera le richieste per ottenere una casa dal Comune. Del resto, da mesi, la graduatoria era stata bloccata e le domande arrivate prese nuovamente in esame alla ricerca di irregolarità. Adesso l'azzeramento di tutto.

LA MOTIVAZIONE
«È stata revocata con atto dirigenziale la graduatoria di Edilizia Residenziale Pubblica - conferma il sindaco Mario Conte - alla base della decisione la volontà di operare una completa re-istruzione rispetto alle pratiche ora al vaglio della Magistratura». Il sindaco però difende l'operato dei suoi uffici: «Ferma la piena consapevolezza delle capacità dei dipendenti, che hanno sempre lavorato con professionalità e grande sensibilità - precisa Conte - l'amministrazione comunale sta creando i presupposti affinché, alla luce dei recenti avvenimenti, venga favorito un clima lavorativo positivo oltre alla massima efficienza nell'erogazione dei servizi a tutela dei cittadini che versano in uno stato di bisogno. Da qui la scelta di trasferire l'Ufficio Casa al Comando di polizia locale che già stava verificando, su mio impulso, le posizioni degli occupanti».

IL TRASLOCO
Proprio la decisione di spostare l'Ufficio Casa dalla storica sede dei Servizi Sociali in viale Vittorio Veneto al comando della Polizia locale - notizia anticipata all'epoca dal Gazzettino - è stato il primo segnale che qualcosa stava cambiando. Il sindaco, in quei giorni, parlò di una decisione presa per «garantire sicurezza e tranquillità» ai dipendenti oltremodo sotto pressione per la gestione di una graduatoria diventata incandescente per via di polemiche e sospetti. Oggi, a distanza di due mesi esatti, la decisione di cancellare tutto. «Come noto - continua il sindaco - l'inchiesta giudiziaria sulle assegnazioni ha portato al sequestro di fascicoli, documenti ed atti, alcuni dei quali correlati a procedimenti amministrativi in corso. Pertanto si è ritenuto opportuno rinnovare l'iter di formazione della graduatoria. Per questo sarà predisposto il nuovo bando in tempi brevi, in modo da rendere minimo il disagio per gli interessati. Il bando sarà redatto dagli Uffici comunali per poi essere approvato dall'Amministrazione».

L'AIUTO
Questa volta però Ca' Sugana ha deciso di chiedere la collaborazione all'Ater, come già fanno anche altre amministrazioni. «Il Comune si avvarrà della collaborazione di Ater che, come avviene in moltissimi comuni della Regione, sarà appositamente delegata: si tratta di un'altra misura motivata dall'esigenza di rinnovare l'organizzazione ed il funzionamento dell'Ufficio Casa contando sulle competenze di un ente esterno e qualificato».

 

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