Case popolari, dopo l'inchiesta della Procura nasce il Comitato inquilini

Mercoledì 29 Giugno 2022 di Paolo Calia
Uno dei complessi di case popolari tra via Ronchese a Santa Bona

TREVISO - Nasce il comitato per la Casa, rivolto essenzialmente agli inquilini e ai proprietari degli appartamenti popolari. Nasce sull’onda delle polemiche per le assegnazioni fatte negli ultimi mesi. Polemiche poi incendiate dall’inchiesta della Procura che ha coinvolto assegnatari e dipendenti comunali con ipotesi di reato che vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio. I carabinieri del Nucleo investigativo, incaricati di portare avanti le indagini, vogliono verificare se alcuni appartamenti destinati all’emergenza abitativa sono stati assegnati a chi non ne aveva diritto o in cambio di denaro e regali preziosi. «Ma di questo comitato - precisa Pierantonio Fanton, che ne sarà l’anima assieme a Roberto Pinto e Carola Ambrosi - ne parlavamo già a febbraio, prima che si sapesse dell’inchiesta. Abbiamo deciso che sarebbe stato opportuno fondarlo dopo le tensioni scoppiate a Santa Bona, le ultime in ordine di tempo per un problema che si trascina da anni. Adesso però è ancora più necessario». Il “problema” è la convivenza nei quartieri popolari, avvelenata dai dubbi su come alcuni soggetti, con stili di vita che poco hanno a che fare con chi ha bisogno di affitti agevolati per trovare una casa, abbiano ottenuto gli alloggi.


IL VARO

E così Fanton, Pinto e Ambrosi, col fondamentale aiuto dell’avvocato Fabio Capraro, dopo mesi in attesa che qualcosa migliorasse, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Giovedì 7 luglio, nella sala parrocchiale dell’Immacolata in strada del Galletto a Santa Bona, hanno convocato un’assemblea pubblica per presentare il loro comitato voluto per difendere il diritto alla casa. «Non vogliamo essere contro nessuno - precisa l’avvocato Capraro - ma solo raccogliere le segnalazioni di tutto quello che non va, dei problemi di chi vive nelle case popolari e trasmetterle al Comune». «E avanzeremo anche delle proposte per le soluzioni - aggiunge Fanton - nell’inchiesta avviata dalla Procura non abbiamo intenzione di entrarci: lasciamo che i carabinieri facciano le loro indagini.

A noi interessa più l’aspetto etico e politico. Le assegnazioni “strane”, per così dire, sono sotto gli occhi di tutti. E non nascono con questa amministrazione, ma avvengono da anni. In tanti si lamentano, vogliono parlare. Adesso è il momento di segnalare tutto quello che non va».


L’APPOGGIO

Da Ca’ Sugana il sindaco Mario Conte applaude all’iniziativa: «Accolgo con entusiasmo questo progetto, che condivido fin dall’inizio. Mi piacciono le iniziative volute dai cittadini e che mirano a migliorare i servizi. Ben venga quindi questo comitato che ben si sposa con la mia volontà di aumentare la qualità degli alloggi popolari. Giovedì 7 sarò presente alla prima riunione per raccogliere le istanze della gente e alzare sempre di più l’asticella, soprattutto quando si parla di alloggi popolari».

Ultimo aggiornamento: 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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