VOLPAGO (TREVISO) - Era uscita per una passeggiata con il suo volpino di Pomerania, piccolo cane di un paio di chili di peso, e ha finito per ritrovarselo morto tra le braccia durante una disperata corsa verso la clinica veterinaria.
Cani con padroni incivili: arriva il giro di vite del Comune
IL DRAMMA
Il tutto è accaduto sabato pomeriggio, poco dopo le 14 in via Fonderia, nell’apposita area di sgambatura per i cani all’incrocio con via dei Da Prata. Un parco recintato ed espressamente dedicato agli animali, dove però vigono regole precise. “Se l’area non è occupata, i cani possono circolare liberi (senza guinzaglio nè museruola) purché sotto il costante controllo dei loro possessori; se l’area è già occupata, tutti i cani vanno tenuti al guinzaglio o con la museruola indossata, vigilati e custoditi” recita in merito il regolamento del Comune di Treviso. Quando la ragazza è arrivata con il suo volpino, all’interno del parco c’era già un uomo insieme al suo molosso, una cane simile a un rottweiler, libero dal guinzaglio e senza la museruola. «Gli ho ripetutamente chiesto se fosse pericoloso, prima di entrare –ha dichiarato la donna–. Ha risposto che era buonissima, invece appena ho aperto il cancello ha sbranato Sveva. Il padrone non si è preoccupato, è rimasto a distanza malgrado le mie urla: gli chiedevo di fare qualcosa. Si è avvicinato solo alla fine dell’attacco, ha ripreso il cane e mi ha detto che non le aveva fatto niente. Venti minuti dopo è morta».
LE RICERCHE
Inutile il tentativo di portare il volpino in clinica veterinaria. Alla giovane donna non è rimasto che mettersi alla ricerca del proprietario dell’altro cane, che nel frattempo aveva lasciato il parco ed era rientrato a casa. Sabato pomeriggio sono stati avvertiti i carabinieri, ma i parenti della ragazza si sono attivati con diversi appelli in quartiere per identificare l’uomo di circa quarant’anni e il suo cane. «Si tratta di una persona della zona, frequenta spesso quell’area verde –hanno spiegato–. Il cane peraltro era già stato aggressivo in passato con altri animali ma veniva comunque tenuto libero». Ieri pomeriggio sono riusciti a ottenere nome e cognome del proprietario e a mettersi in contatto con lui, ma la volontà è quella di andare a fondo della vicenda e ottenere giustizia. «Lo abbiamo trovato –ha raccontato la madre della giovane–. Domani (oggi, ndr) faremo eseguire un’autopsia sul corpicino della piccola Sveva per avere un quadro più chiaro e poi formalizzeremo definitivamente la querela ai carabinieri».