Basket a Treviso, il preisdente: «Nutribullet da corsa, farà innamorare i nostri tifosi»

Lunedì 15 Agosto 2022 di Mattia Zanardo
PRESIDENTE Paolo vazzoler assieme al portavoce di Treviso Basket Simone Fregonese

TREVISO - Primo auspicio: «Non vinceremo lo scudetto, ma credo che questa squadra possa far innamorare i trevigiani. Mi piacerebbe che fossimo la rivelazione del campionato. Personalmente sarò comunque contento nel vedere che i ragazzi mettono in campo tutto quello che hanno: e se lo faranno, secondo me, potranno dare fastidio a molti». Secondo augurio: «Che Tvb possa essere la riprova di una ritrovata, piena normalità e tutti possiamo tornare al palazzo per divertirci, senza altri timori». La stagione 2022-23 per la Nutribullet è ormai alle porte: anche il presidente Paolo Vazzoler attende con entusiasmo e curiosità il via ufficiale, con il raduno di lunedì prossimo, mentre filtra la notizia che Aaron Jones giocherà per Mersin Msk, 2a serie turca. Che Tvb ci dobbiamo aspettare? «Abbiamo cercato di costruire una squadra che rispondesse il più possibile ai desiderata di coach Marcelo Nicola. Compatibilmente con il nostro budget, esiguo rispetto ad altre società, abbiamo preso giocatori che avessero prospettive di crescita o di rivalsa, magari affiancati a qualche senatore esperto. Mi pare un roster brioso e composto da giocatori con peculiarità diverse, in grado di completarsi a vicenda e consentire all’allenatore di mettere in campo molteplici quintetti».

LA SQUADRA

Tante le novità: chi attende di vedere sul campo con particolare curiosità? «Voglio vedere dal vivo Ike Iroegbu, nigeriano, ma di nascita e scuola americana. A Banks chiediamo di essere se stesso. Sorokas lo conosco bene, ha giocato parecchie volte contro di noi, l’anno scorso ha disputato un’ottima stagione. Ci sono i due nazionali, di Cooke mi è rimasto impresso un coast to coast con schiaccione che ha aperto in due il canestro in una partita contro Trieste: spero ne faccia tanti per noi. Zanelli l’ho visto ragazzino, in maglia Benetton, poi da avversario ci ha spesso dato fastidio: mi auguro ora continui a darne agli altri. E voglio rivedere Mikk (Jurkatamm, ndr): ha mostrato barlumi di ottima pallacanestro, poi purtroppo si è fatto male, ora la spalla è a posto. Così come Sarto: ha vinto il campionato under 20 con Tvb, primo scudetto della nostra società. Torna dopo la classica gavetta, come ha dichiarato lui stesso, per alzare l’asticella: sono ben felice di alzargliela sempre di più. E voglio vedere se Faggian e Vettori, dopo le buone cose con la prima squadra e le giovanili, sono migliorati ancora, a partire dal controllo di palla, durante l’estate».

LO STAFF TECNICO

Rinnovato anche lo staff tecnico. «Voglio vedere Marcelo con una squadra non più presa in corsa, ma costruita sulle sue indicazioni. E il vice Alberto Morea: forse pochi sanno che a Ferrara è stato l’ultimo allievo di Mario De Sisti, un nome non irrilevante a Treviso. Potrà essere la nostra arma tattica, avendo avuto come maestro uno dei migliori tattici della pallacanestro italiana». Il campionato si presenta sulla carta ancora più competitivo: oltre a Milano e Bologna, hanno fatto acquisti importanti anche Venezia, Tortona, Brescia. «La capacità di spesa è assolutamente disarmonica, perché ci sono proprietà che, individualmente, mettono sul piatto molti soldi, non in proporzione alla capacità di generare ricavi del movimento. Anche se quest’anno avremo maggiori introiti dai diritti televisivi, ma si tratta di passare da 100 a 150mila euro l’anno. Buon per chi ha alle spalle un imprenditore mecenate, poi per il resto vedo le altre più o meno sui nostri parametri». C’è una forbice tra il vertice e la “pancia del gruppo”? «Sulla carta c’è una differenza abissale, ma poi il canestro è sempre alto 3.05 metri, il campo è grande uguale e si gioca sempre in cinque. È quanto chiediamo ai nostri ragazzi: giocarsela sempre con tutte, dalle più blasonate a quelle con meno favori nel pronostico. Senza regalare punti».

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Come valuta l’avvio della campagna abbonamenti? «I primi segnali sono stati più che positivi: speriamo continui così e soprattutto che continui questa percezione di normalità. Perché senza dubbio gli abbonamenti sono legati anche alla possibilità di vivere il palazzetto: siamo al quarto anno di Serie A, ma finora, a causa della pandemia non abbiamo mai potuto davvero godercela. L’auspicio è che davvero possa riprendere quella comunione tra squadra e tifosi che purtroppo si è dovuta interrompere nel 2019». Tra non molto inizieranno anche gli Europei. «Speriamo che la nazionale faccia innamorare chi non conosce questo sport e re-innamorare della gioia della pallacanestro, a prescindere dai colori indossati, i tifosi storici». 

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