Falciò e uccise un pensionato. «Non poteva vederlo»: assolto

Mercoledì 6 Febbraio 2019 di Denis Barea
Falciò e uccise un pensionato. «Non poteva vederlo»: assolto
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VITTORIO VENETO - Lo aveva urtato con lo specchietto retrovisore di destra facendolo sbalzare nella scarpata sottostante. Ma A.D.V., un 34enne residente a Revine, non ha responsabilità per la morte di Ernesto Della Giustina, il 66enne rimasto vittima dell'incidente avvenuto nell'agosto del 2017 lungo via della Vallata. L'uomo che, assistito dall'avvocato Stefano Pietrobon aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato, è stato infatti assolto ieri mattina dal gup Piera De Stefani. Per la difesa il 34enne non era nelle condizioni di potersi accorgere di Della Giustina, colpito dallo specchietto mentre camminava sul ciglio della strada alle 5.40 del mattino in un tratto di strada in cui non c'era illuminazione pubblica. Impossibile che A.D.V., ha spiegato l'avvocato Pietrobon, potesse illuminare l'uomo con i fari del mezzo che puntano in avanti e non ai lati. Per di più nel corso del processo è stato appurato che il 66enne,  pensionato e invalido, assumeva dei farmaci che diminuiscono i riflessi e la soglia di attenzione. Non ci sarebbe insomma stata imperizia o negligenza da parte del conducente del mezzo. Secondo il pubblico ministero se la velocità del furgone fosse stata inferiore l'autista avrebbe potuto evitare l'urto ma per il giudice dell'udienza preliminare si è trattato evidentemente di un elemento non rilevante per il giudizio.
L'INCIDENTEErnesto Della Giustina viveva con l'anziano madre in via delle Fosse. Amava passeggiare e come era solito fare sempre anche il giorno della tragedia si era incamminato prima dell'alba per raggiungere il bar del distributore di Longhere per bere il caffè. Ha camminato per un po' a destra seguendo uno scolo dell'acqua ai margini della strada; poi è rientrato sulla carreggiata proseguendo lungo il ciglio. Aveva percorso poco più di un centinaio di metri quando è stato urtato dal furgone Iveco guidato dal 34enne che sopraggiungeva alle sue spalle proveniente da Revine Lago. Era diretto verso il cantiere di lavoro a Vittorio Veneto. Preso in pieno dallo specchietto retrovisore di destra Della Giustina è caduto giù dalla scarpata per diversi metri.
L'AGGRAVAMENTOIn un primo momento, nonostante le lesioni riportate, il pensionato sembrava in buone condizioni ed era stato lo stesso autista del furgone a chiamare i soccorsi e attendere con altri automobilisti di passaggio l'intervento del Suem. Dalla Giustina era stato quindi ricoverato in ospedale a Vittorio Veneto in prognosi riservata ma quasi subito sono però sopraggiunte delle complicazioni. Poco dopo le 10, quando a seguito dell'aggravamento del quadro clinico era stato disposto il trasferimento urgente all'Ospedale Ca' Foncello di Treviso, il cuore del 66enne ha smesso di battere.
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