Colf infuriata: il datore di lavoro non la paga e lei gli sfascia l'auto a colpi di zappa

Martedì 19 Ottobre 2021 di Maria Elena Pattaro
Colf infuriata: il datore di lavoro non la paga e lei gli sfascia l'auto a colpi di zappa
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PREGANZIOL (TREVISO) - Il compenso per i lavori domestici non arrivava così lei ha pensato di farsi giustizia da sola sfasciando l'auto del debitore a colpi di zappa e minacciando l'uomo, che si è rifugiato in casa temendone la furia.

Furia che si è poi riversata sui carabinieri intervenuti a placare l'animo della 51enne albanese. Per la donna sono scattate le manette e una sfilza di imputazioni di cui dovrà rispondere di fronte a un giudice. 


Colf sfascia l'auto del dtore di lavoro

L'episodio è successo ieri mattina a Preganziol, in un condominio di via D'Annunzio. La donna sostiene di avanzare circa 300 euro dall'uomo che l'ha ingaggiata per le faccende domestiche. Siccome con le buone non sarebbe riuscita a farsi consegnare la somma, è passata alle vie di fatto. La donna ha scavalcato la recinzione, ha afferrato una zappa con manico in legno da 140 centimetri e si è scagliata contro la Peugeot 3008 parcheggiata sotto casa. Mazzate a ripetizione, soprattutto contro il cruscotto, rovinato in più punti per un danno che ammonta a qualche migliaia di euro. Ma non è tutto: la 51enne ha brandito la zappa anche contro il presunto creditore, minacciandolo pesantemente: «Dammi i soldi, dammi quello che mi spetta». Altrimenti sarebbe andata a finire male. Il malcapitato si è rintanato in casa e da lì ha chiamato i carabinieri. Sul posto si è precipitata una pattuglia della stazione di Mogliano. I militari hanno cercato di condurre la donna a miti consigli. Lei per tutta risposta si è scagliata contro di loro. La prontezza di riflessi e il sangue freddo degli operanti hanno permesso di risolvere la situazione senza che nessuno restasse ferito.

 
I carabinieri sono riusciti infatti a sfilarle l'arma di mano e a immobilizzarla. La 51enne, ormai disarmata, è stata arrestata e condotta in caserma, trattenuta nella camera di sicurezza. Ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria. E' lungo l'elenco dei reati che vengono contestati alla straniera: di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio, minaccia aggravata, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e stalking. Non era la prima volta, infatti, che i militari intervenire per le sue intemperanze legate sempre allo stesso motivo, ovvero a presunti debiti che la 51enne non sarebbe riuscita a riscuotere. Tanto da pensare di farsi giustizia da sola. Una scelta infelice che però non ha fatto altro che aggravare la situazione. La donna infatti non solo non ha intascato il presunto compenso che le sarebbe dovuto ma si è ritrovata in manette e con una serie di denunce penali.
 

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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