Asolo, i Botter lasciano lo storico Bar Centrale dopo 50 anni: «Senza il "vecio" Goppion non ce l'avremmo mai fatta»

Martedì 20 Giugno 2023 di Gabriele Zanchin
Asolo, i Botter lasciano lo storico Bar Centrale dopo 50 anni: «Senza il "vecio" Goppion non ce l'avremmo mai fatta»

ASOLO - Sui 230 anni di storia del Caffè Centrale di Asolo, 50 portano la firma di Lele ed Ezio Botter che per motivi anagrafici e qualche acciacco hanno deciso ora di passare la mano nella gestione di questo storico locale che è un po' anche l'emblema del centro storico riconosciuto un po' in tutto il mondo.

A subentrare, da qualche giorno, la società "Appetix srl" (che ha al suo interno anche Il Posta di Casella) che fa capo a Flavio de Nardi originario di Villorba ma residente a Maser, ex manager Benetton, ed ora industriale dell'abbigliamento con interessi e aziende in diversi paesi del mondo.


IL NUOVO PROPRIETARIO
«Il Centrale? Non potevo lasciare finisse in mano ai tedeschi. Quando vado all'estero e dico che sono di Asolo mi nominano subito il Caffè Centrale e in qualche occasione anche i fratelli Botter. Non potevo lasciare questo patrimonio in mano ad altri e così ho deciso di lanciarmi in questa avventura» spiega soddisfatto il nuovo gestore del locale. Decisione comunque difficile quella dei fratelli Botter: «Difficilissima. Ci abbiamo messo 5 anni, rallentata dal Covid ma presa anche per salvaguardare la nostra salute. Prima del Covid sembrava fatta con Forno d'Asolo che poi ha ceduto ad altri ai quali non interessava l'affare» raccontano non senza un briciolo di malinconia Lele, 66 anni, e il fratello Ezio, 62, "anima e core" di questo esercizio diventato il principe dei locali storici. Con la loro passione e dedizione sono riusciti a trasformarlo in un punto di riferimento, un luogo dell'anima non solo per i residenti ma anche per i turisti che arrivano ad Asolo e rimangono sempre colpiti dall'accoglienza e dalla cordialità. «E un'altra scelta difficilissima -continuano Lele ed Ezio- è stata quella di lasciare i tanti amici. Un cliente tedesco di 86 anni che da più di 40 viene qui ad Asolo ci ha detto che voleva fare un'ultima rimpatriata con amici della zona, prima che lasciassimo l'attività. Ci ha emozionato».


LA SCOMMESSA
«Abbiamo cominciato a lavorare qui nel 1972. Eravamo giovanissimi -raccontano- non sapevamo nulla ma avevamo voglia di lavorare ed emergere. Il 1. marzo del 1979 abbiamo rilevato l'attività indebitandoci per 100 milioni. Eravamo noi due e nostra sorella Elena (poi dall'80, dopo il matrimonio è uscita). Dico sinceramente che una mano in questi frangenti ce l'ha data il "vecio Goppion" del caffè, quasi un secondo padre per noi che ha creduto nel nostro coraggio o nella nostra pazzia». E poi lavoro, lavoro, e ancora lavoro, idee sempre al passo con i tempi, sempre con un occhio di riguardo alla tradizione del locale. «Da qui sono passati in tantissimi e non parlo solo di Carducci, D'Annunzio, la Duse, Hemingway in tempi antecedenti al nostro, ma di attori, principi e principesse. Alcuni aneddoti? Tantissimi. Dal caffè a Yoko Ono alla quale abbiamo dedicato un tavolino, al caffè al banco preso insieme da Fini e D'Alema e poi la discrezione di Sharon Stone e la straripante simpatia di John Malkovic. Poi il Ministro Bernini che veniva per un caffè la sera tardi oppure la domenica mattina dopo la messa. Ma al di là dei nomi eccellenti, la più grande soddisfazione è stata quella di avere ogni giorno clienti affezionati che hanno dimostrato di apprezzare il nostro locale». Ora questa storia finisce. «Purtroppo dovevamo prendere questa decisione anche prima. Fino a settembre ci saremo e poi vedremo perché abbiamo anche un'azienda agricola e dobbiamo comunque rallentare un po'».


STORIA IN PILLOLE
Il Centrale venne fondato nel 1796 come "Casino-Caffè Biliardo" (socia anche la chiesa). Poi fu chiuso nel 1808 perché membri del circolo culturale interno ordirono contro Napoleone Bonaparte. Nel 1839 ebbe la licenza politica di caffetteria e nel 1973 subì il primo importante restauro denominato Jugendstil (ingresso, ambienti e sedute a muro), portato avanti sino ad ora. E a quel punto Lele ed Ezio hanno continuato a portare avanti la magia.

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