Si rifiuta di compilare il questionario Istat: multa da mille euro all'artigiano

Domenica 23 Luglio 2023 di Diana Tamantini
CENSIMENTI Molti questionari vengono inviati anche alle imprese

CASTELFRANCO - Un imprenditore metalmeccanico della zona di Castelfranco si è visto recapitare una sanzione di 1.032 euro per non aver compilato il questionario Istat relativo al Censimento permanente delle unità economiche -rilevazione multiscopo qualitativa sulle imprese- relativo all’anno 2022.

L’obbligo di compilazione scadeva il 31 marzo 2023. Il 23 giugno è stata notificata l’ammenda. Le sanzioni, in caso di mancata compilazione, vengono somministrate ai sensi degli articoli 7 e 11 di un preciso decreto legislativo che risale al 1989 secondo i criteri di approvazione del programma statistico nazionale.

LA PROTESTA

«Questa volta ho deciso di non compilarlo di proposito per protesta -spiega l’imprenditore, che ha chiesto gli venisse garantito l’anonimato- Siamo vessati dalle rilevazioni degli enti statistici, a me arrivano anche quelle trimestrali di Unioncamere Veneto e quella del progetto Excelsior di Unioncamere nazionale, obbligatoria anch’essa. Non posso continuare a perdere tempo a compilare questionari complicati e spesso con domande a cui non so e non posso rispondere». Il tema è ben noto alla Cna che, non a caso, viene spesso incaricata dalle proprie ditte associate di compilare i numerosi questionari a scopi statistici che arrivano alle imprese. «Il problema in effetti c’è -spiega Mattia Panazzolo, direttore della Cna territoriale di Treviso, che ha raccolto la protesta dell’imprenditore multato- Alle imprese, e di conseguenza ai nostri centri servizi a cui viene spesso richiesto di compilarli per loro conto, vengono molte volte chiesti dati già in possesso della pubblica amministrazione, Inps ed Entrate sopra tutte, e questo comporta un inutile investimento di tempo e di energie».

DOMANDE SPIAZZANTI

La percezione delle imprese quindi non è quella di fare un servizio alla conoscenza comune, utile a una migliore programmazione politica (che peraltro non viene fatta), ma è quella di essere vessate di ulteriori aggravi burocratici e monetari, come se non ce ne fossero già abbastanza. Oltretutto, nelle rilevazioni di previsione, vengono fatte domande che spiazzano le ditte artigiane. «Le imprese da coinvolgere nelle rilevazioni -spiega ancora Panazzolo- vengono selezionate sulla base dei settori di attività senza tenere conto a sufficienza delle dimensioni. Perciò ditte molto piccole si trovano a dover rispondere a domande che andrebbero rivolte a una ditta molto strutturata».

DUPLICE APPELLO

L’appello di Cna agli imprenditori è comunque a compilare i questionari Istat e degli altri enti di ricerca per evitare sanzioni, eventualmente facendosi aiutare dagli uffici dell’associazione. L’appello all’Istat e agli enti di ricerca è invece di tarare meglio le domande in relazione alle dimensioni delle imprese e, soprattutto, a recuperare i dati già in possesso della pubbliche amministrazioni da altre fonti, senza aggravare le imprese di ulteriori oneri burocratici.

Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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