Treviso, rincari nelle case di riposo: 125 euro in più al mese

Martedì 9 Gennaio 2024 di Mauro Favaro
Cinquanta istituti trevigiani pronti ad aumentare, ancora, le rette mensili per riuscire a garantire tutti i servizi

TREVISO - Nuovi aumenti per le rette delle case di riposo. Nella Marca si arriva anche a rincari pari a 1.500 euro all’anno. E non è ancora finita: molti degli oltre 50 centri per anziani della provincia prenderanno la decisione definitiva sulle nuove tariffe solo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Attualmente per un posto in stanza doppia con l’impegnativa si va dai 56 euro al giorno in su. Mentre in regime privato si viaggia verso i 90 euro e oltre. «L’aumento medio delle rette andrà da 1 a 3 euro al giorno. In molti casi sarà inevitabile – fa il punto Roberto Volpe, presidente di Uripa, l’Unione regionale degli istituti per anziani del Veneto – se si seguisse davvero l’inflazione bisognerebbe aumentare fino a 6 euro al giorno. Ma i centri stanno definendo i bilanci di previsione cercando di tenere botta per scongiurare il rischio di impatti devastanti per le famiglie».


L’INCOGNITA IVA

Pesano soprattutto l’inflazione, l’aumento del costo delle materie prime e le bollette, che seppur in parte rientrate rispetto all’impennata dei mesi scorsi continuano a rimanere su livelli praticamente doppi rispetto a tre anni fa. Su tutto, inoltre, ora pende anche l’incognita dell’Iva sul gas: se il trattamento agevolato dovesse essere cancellato, si risalirebbe di colpo dal 5 al 22%. E a quel punto i nuovi aumenti a carico delle famiglie degli oltre 5mila anziani residenti nelle strutture della Marca sarebbero decisamente più importanti. Le Rsa attendono chiarimenti sul fronte del decreto mille proroghe. «Si tratta di una variabile molto pesante – specifica Mauro Michielon, presidente dell’Israa di Treviso – è una novità degli ultimi giorni che dobbiamo approfondire. Se l’Iva sul gas dovesse davvero tornare al 22% saremmo costretti a rifare tutti i conti». Fino ad ora, infatti, le case di riposo hanno lavorato sui bilanci dando la conferma dell’agevolazione per scontata anche per il 2024. «Senza questa proroga, arriverebbe una bastonata grande come una casa», avverte Volpe.


I FONDI REGIONALI

La Regione, dal canto proprio, ha stanziato 20 milioni di euro nell’ambito del fondo sociosanitario per la non autosufficienza. Si attendono i criteri per la ripartizione. Ma già si sa che da soli non potranno bastare. Nel frattempo l’Israa ha rinviato l’approvazione del bilancio e attivato l’esercizio provvisorio: «Si sta procedendo con l’elaborazione del fabbisogno, ma mancano ancora degli elementi per la quantificazione di importanti voci di ricavo e di costo – è in sintesi quanto indicato dal cda – le difficoltà maggiori nella previsione riguardano i costi delle materie prime e le altre voci su cui incide in modo preminente l’andamento inflattivo. Inoltre sussistono incertezze in merito agli aumenti contrattuali dei dipendenti, tutti già scaduti e in corso di rinnovo». Il mese scorso Alberto Stefani, deputato della Lega, segretario del partito in Veneto, ha presentato un ordine del giorno approvato dalla Camera che impegna il governo Meloni a sostenere economicamente le rsa per ridurre il peso del caro energia. Così da arginare l’aumento delle rette.


SENZA ALTERNATIVE

«C’è il rischio che in un prossimo futuro per gli anziani non autosufficienti l’accesso alle case di riposo non avvenga più in base alle graduatorie delle Usl, bensì in base alla loro capacità di sostenere il costo delle rette», ha scandito Stefani. Volpe non ha dubbi: la questione delle rette dei centri servizi per anziani va affrontata a livello nazionale. «In molti rinunciano ai loro risparmi pur di veder accolto un loro familiare anziano in struttura – conclude il presidente di Uripa – bisogna rendersi conto che l’alternativa per le famiglie sarebbe rimanere a casa dal lavoro per fare assistenza. Tutto questo non genererà posti vuoti. Anzi. Ma una serie di problemi fuori dalle strutture, con gente che rischierà di dover limitare la propria vita economica per poter sostenere la retta».

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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