Trivelle. Via libera del Governo alle estrazioni di gas, il senatore Amidei prova a fermarle

Sabato 12 Novembre 2022 di Francesco Campi
Una piattaforma per l'estrazione di gas in mare

ROVIGO - Da tre a quattro, da emendamento ad articolo organico. Ma la sostanza non cambia. Lo “sbloccatrivelle”, inizialmente previsto come emendamento al decreto legge Aiuti ter, entra invece come articolo 4 dell’Aiuti quater, approvato giovedì sera dal Consiglio dei ministri come preannunciato dalle voci di corridoio. Con la stessa formulazione, ovvero prevedendo che «al fine di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, attraverso l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile», si va in deroga ai divieti, in particolare per quanto riguarda «le concessioni di coltivazione di idrocarburi poste nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalle linee di costa superiore a 9 miglia».
Cartina alla mano, è proprio il mare al largo del Polesine. E non è un caso, perché nel nord Adriatico è stimata la presenza delle maggiori riserve del gas offshore italiano, insidiate dai dirimpettai croati. Proprio la stessa zona che per conformazione geologica, sembra renderle più insidiose per il rischio di fenomeni di subsidenza.

SCHIERAMENTI
Il gas accende così tensioni intestine alla nuova maggioranza di Governo. Il Veneto ha accantonato ogni vessillo per schierarsi compattamente contro le trivellazioni, a cominciare dal presidente della Regione Luca Zaia, che della Lega, secondo partito a sostegno del Governo, è un peso massimo. Non a caso anche il ministro leghista per gli Affari regionali Roberto Calderoli si è schierato al fianco di Zaia. E se il ministro FdI Adolfo Urso, padovano ed eletto in Veneto, si dice deciso ad andare avanti su una linea che ha sempre tenuto, l’unico polesano in Parlamento, il senatore Bartolomeo Amidei, si dice pronto a fare la propria parte per fermare le trivelle nel mare polesano, sia in aula, perché come tutti i decreti legge deve essere poi convertito dal Parlamento, che fuori.

E oggi, spiega, incontrerà proprio il ministro Urso a Mogliano a margine di un’iniziativa sulle Piccole medie imprese. «Ho già parlato diverse volte con il ministro, sono ancora ottimista sulla possibilità che si possa intervenire per scongiurare il rischio di estrazioni al largo della nostra costa. La strada può essere magari quella di abbassare più a sud le attenzioni, perché nella estrema precisione del dettaglio normativo c’è forse un’imprecisione: si va a circoscrivere una fascia molto piccola di mare. Sempre nel testo si specifica che si può procedere solo “previa presentazione di analisi tecnico-scientifiche e programmi dettagliati di monitoraggio e verifica dell’assenza di effetti significativi di subsidenza sulle linee di costa da condurre sotto il controllo del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica”. C’è poi un tema politico, perché con il posizionamento della Lega, il rischio è una potenziale frattura, sicuramente da evitare».

A TESTA BASSA
Il senatore veneto del Pd Andrea Martella soffia proprio sulle divisioni. «Grave che lo stesso presidente Zaia non abbia ottenuto nemmeno una sorta di tregua riflessiva, malgrado abbia espresso la contrarietà: mi sembra che il Governo voglia procedere a testa bassa, senza tenere in considerazione gli allarmi del territorio e anche il fronte degli esperti che denunciano i concreti rischi della subsidenza derivanti dalle attività di trivellazione. Sostenere, come ha fatto qualcuno del Governo, che con le logiche “nimby”, da “non sotto casa mia”, non si va da nessuna parte, è profondamente errata: i problemi connessi alle trivellazioni sono concreti e non frutto di opposizioni preconcette. I pesanti e irreversibili danni ambientali non possono essere la contropartita accettabile per risolvere i problemi di approvvigionamento energetico. Siamo di fronte a uno schiaffo nei confronti di tutto il Veneto».

Ultimo aggiornamento: 20:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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