Incendio devasta il calzaturificio, scatta una gara di solidarietà tra gli amici imprenditori

Venerdì 12 Marzo 2021 di Enzo Fuso
INCENDIO DEVASTANTE Lo scenario di distruzione lasciato dal fuoco su case e capannone

VILLANOVA DEL GHEBBO - «Qualcosa di tremendo, di troppo grande per una famiglia ma anche per la comunità a cui appartengono». Emilio Milani, noto imprenditore della calzatura e titolare di uno dei marchi più prestigiosi, ora in pensione e l’azienda presa in mano dai figli, non sa darsi pace per quello che è successo l’altro giorno, nel calzaturificio e le abitazioni del suo amico Luigino. Una tragedia che ha visto il fuoco distruggere quello che tre generazioni avevano costruito con impegno e passione. 
LA TRASFORMAZIONE
Emilio Milani e Luigino Callegari sono stati l’asse portante della calzatura villanovese in questi ultimi trent’anni. A loro si deve la trasformazione del laboratorio in fabbrica e la scelta di battersi a livello mondiale con la qualità ai massimi livelli. Grazie a loro a Villanova del Ghebbo, Fratta Polesine e Lendinara, sono di casa i più bei nomi della moda internazionale. La Francia con i suoi marchi famosi ha fatto di questa parte del Polesine un suo distretto, arrivando anche a finanziare una scuola di tecnici calzaturieri. Tutto questo è nato da un lavoro duro e metodico che continua tutt’ora, passando il testimone ai figli che con la stessa forza e la stessa determinazione portano avanti il disegno dei padri.
Milani è rimasto sconvolto dalla tragedia che è capitato all’amico Luigino, con il quali ha condiviso una vita. «Non ho nemmeno il coraggio di chiamarlo, di dirgli qualcosa - dice con il cuore affranto - non mi sono ancora mosso da questa scrivania. Non sono nemmeno sceso in fabbrica. Una tragedia incredibile per la sua portata che ha colpito una famiglia che aveva costruito il suo futuro lottando ogni giorno contro avversari commerciali che solo noi conosciamo. Non ho parole, che cosa posso dire? Non è importante solo per la sua famiglia, ma per tutto il paese, dando lavoro ad una trentina di famiglie. Ma non lo lasceremo solo, avrà l’aiuto di tutti, di tutta la comunità perchè questa fabbrica è un bene prezioso non solo per la sua famiglia o per Villanova del Ghebbo, ma per l’intero Paese in quanto i prodotti della Callegari sono conosciuti in tutto il mondo. Non so cosa faremo, quali misure adotteremo, ma noi come imprenditori saremo al suo fianco per farla ritornare quella che era nel più breve tempo possibile. Non possiamo rinunciare alla Callegari».
LA SOLIDARIETÀ
Milani non si esprime, ma la sua idea è quella di una cordata di imprenditori che potrebbe mettere a disposizione della famiglia Callegari le risorse necessarie per ritornare quella che era. Un’idea simile è stata proposta al sindaco di Villanova del Ghebbo Gilberto Desiati: «Molti cittadini mi hanno espresso l’idea di costituire un fondo a favore della famiglia Callegari - dice il sindaco - un’idea che mi trova pienamente d’accordo. Noi come amministrazioni, e assieme a me i sindaci di Fratta Polesine e Lendinara, siamo vicini alla famiglia e ai lavoratori colpiti da questa tragedia. Attiveremo tutti i canali possibili per vederla ripartire. La Callegari fa parte del “Sistema Moda”, l’associazione che si occupa di divulgare la qualità delle nostre scarpe in tutto il mondo. Ne è un partner essenziale avendo favorito la creazione di tecnici calzaturieri. Anche l’associazione si è detta pronta ad entrare in campo per sostenere questo progetto di pronta ripartenza. Sta adesso alla famiglia, a cui tutta la cittadinanza si stringe attorno, decidere cosa fare. Conoscendo il carattere di questi ragazzi, sono sicuro che non molleranno e ci troveranno vicini in tutti i modi».
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Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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