«Parole allucinanti della Littizzetto, valutiamo se diffamatorie». Centinaia di messaggi solidali alla prof colpita

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Francesco Campi
Luciana Littizzetto, polemica per le sue parole sulla prof colpita in classe dai pallini sparati dai ragazzi

ROVIGO - «Parole allucinanti, offensive, che stiamo valutando perché potrebbero anche integrare l'ipotesi della diffamazione, riconoscendo una sorta di responsabilità in capo alla professoressa che non avrebbe saputo instaurare un rapporto empatico con i propri studenti e che per questo si è come meritata di essere colpita, ripresa, derisa e umiliata».

Spari in classe, la prof e la Littizzetto


L'avvocato Tosca Sambinello, che insieme a Nicola Rubiero assiste la professoressa Maria Cristina Finatti si dice «scioccata per le frasi di Luciana Littizzetto». La comica, ex docente di musica e di italiano, non ha raccolto l'empatia collettiva, ricevendo una bocciatura unanime per le affermazioni di sabato, durante la trasmissione La bomba, su Radio Deejay. «Non è solo colpa dei ragazzi - è la frase incriminata della Littizzetto - è anche proprio colpa del professore, è l'empatia: se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa. Non credo che abbiano sparato a tutti i professori, hanno sparato a una sola professoressa, che poveretta avrà le sue grandissime difficoltà, ma questo ci deve far riflettere, perché probabilmente non è riuscita a entrare in sintonia con i ragazzi, scatenando questa aggressività».

Le scuse collettive alla prof ancora non sono arrivate


Parole subito condannate dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e dal vicepresidente del consiglio Matteo Salvini, sui social, innescando fra l'altro un flame a sua volta poco edificante. Intanto, mentre alla professoressa non è ancora arrivata la lettera di scuse collettive da parte della classe e dei rispettivi genitori, in compenso centinaia di professori da tutta Italia le stanno inviando messaggi di solidarietà. E anche la stigmatizzazione delle affermazioni della Littizzetto è diventata un coro. «Pensare che i ragazzi di Rovigo abbiano sparato i pallini contro la professoressa per il fatto che quest'ultima non sarebbe stata empatica vuoi dire trovare una giustificazione ai ragazzi», nota la capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Elisa Venturini.

Insegnante definita «poco empatica» da Luciana Littizzetto


Secondo il capogruppo della Lista Gambardella a Palazzo Nodari, Antonio Rossini, invece, «siamo invasi da una cultura con velleità intellettuali che arriva anche a trovare l'occasione, davanti a un evento condannabile senza se e senza ma, di paventare una malagestio della classe da parte della professoressa, poco empatica con gli alunni e incapace, quindi, a differenza di altri professori, di gestire al meglio la classe, oltre a una velata critica di non avere tenuto il misfatto all'interno dell'istituto. L'auspicio è che la scuola si affidi a un legale per tutelare e difendere l'immagine dell'istituto e per supportare l'azione legale della professoressa, alla quale non solo va tutta la mia vicinanza, ma consiglio di non ritirare la denuncia». Per il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, «l'empatia per gli alunni e il rapporto umano sono una caratteristica importante della professione di docente, ma se manca il rispetto verso l'insegnante e la scuola non c'è questione di empatia. Gli insegnanti non possono essere lasciati soli di fronte ad aggressioni purtroppo sempre più frequenti, non dissimili da quelle nella Sanità». Anche per il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D'Aprile «è questione di rispetto reciproco. Le aggressioni agli insegnanti sono in aumento e spesso vengono giustificate dai genitori e dal resto della società perché la scuola e per il personale che vi lavora c'è poco rispetto e scarsa considerazione».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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