Troppo inquinamento, Occhiobello dice stop alle auto nelle vie del centro

Mercoledì 27 Ottobre 2021 di Jacopo Cavallini
Via roma in centro a Occhiobello

OCCHIOBELLO - Misure straordinarie di contenimento dell’inquinamento a Occhiobello, di fatto il primo comune della provincia a prendere provvedimenti dopo il capoluogo.

Sono due le ordinanze emanate del sindaco Coizzi, in linea con il pacchetto di misure varato dalla Regione dopo la sentenza di condanna della Corte di Giustizia della Commissione Europea per i continui superamenti del Pm10 in diverse zone d’Italia e, in particolare, della pianura padana. Occhiobello, come gli altri comuni sopra dei 10mila abitanti, è chiamato ad adottare ordinanze che fino al 30 aprile 2022 limitino l’inquinamento dovuto a trasporti, riscaldamento e agricoltura. I parametri di riferimento per le limitazioni sono i bollettini Arpav che indicano tre livelli di allerta Pm10 (verde, arancio e rosso) in base ai quali attivare le misure di contenimento. «Siamo molto attenti a tutti i problemi di inquinamento e quindi anche di qualità dell’aria – afferma il sindaco Sondra Coizzi -, il paese è attraversato da alcune arterie molto trafficate e le strade cittadine sono percorse da mezzi che servono una residenzialità fittamente strutturata. Era necessario intervenire». 

LE LIMITAZIONI
L’ordinanza 127/2021 riguarda il divieto di circolazione nel centro abitato, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, per autoveicoli a benzina Euro 0 e Euro 1, non adibiti a servizi e trasporti pubblici; autoveicoli a gasolio e omologati Euro 0, Euro 1 e Euro 2 non adibiti a servizi e trasporti pubblici; veicoli (ciclomotori e motoveicoli a due, tre, quattro ruote) non omologati secondo la dicitura Euro 0, non adibiti a servizi e trasporti pubblici. L’ordinanza prevede deroghe per veicoli elettrici, ibridi, gpl, metano, autobus, taxi, trasporto disabili, trasporto pasti, farmaci, veicoli di soccorso. 
L’ordinanza 125/2021, invece, fissa la temperatura media nell’ambiente (abitazione, uffici, attività commerciali, industriali, artigianali) a seconda dei livelli verde, arancione e rosso e della classificazione degli edifici, oltre a vietare combustioni all’aperto di materiale vegetale e l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, cippato, pellet) con una classe di prestazione emissiva inferiore alle tre stelle durante il livello di allerta verde e inferiori alle quattro stelle nell’allerta arancione e rossa. 

“MISURE NECESSARIE”
«Alcuni cittadini ci hanno richiesto interventi particolari per regolamentare anche l’utilizzo di stufe che recavano problemi vari nel vicinato – le parole del sindaco – quindi era necessario rispondere efficacemente alle direttive europee, regionali e provinciali, con ordinanze rispettose dell’ambiente, ed essere i primi in provincia a averle emanate ci soddisfa e ci permette di essere vicini alle esigenze della comunità in tutte le sue aspettative di qualità della vita». La recente introduzione di misure di contenimento dell’inquinamento trova inoltre uno spazio informativo dedicato all’interno del sito del Comune. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci