Causa alle Poste: «Non mi hanno mai consegnato la multa e ho pagato il triplo»

Martedì 29 Marzo 2022 di Ilaria Bellucco
L'ufficio postale di Lendinara

LUSIA - Una multa di cui l’interessato è venuto a conoscenza solo 4 mesi e mezzo dopo, due avvisi “fantasma” che vnon ha mai trovato nella cassetta della posta e un rimpallo tra uffici postali.

Un disservizio costato caro a un lusiano, che ha dovuto pagare 585 euro anziché 138.

Daniele Dal Cortile segnala e racconta ciò che gli è successo dal 15 marzo, giorno in cui ha ricevuto un verbale per una multa elevata da un Comune della provincia: in seguito a un’infrazione gli viene contestato il mancato invio dei dati del conducente per togliere i punti dalla patente di guida, con una sanzione di 221 euro. «Peccato però che io non avessi mai ricevuto alcuna multa – racconta – Sono andato al comando di Polizia locale per verificare quale verbale mi sia stato elevato e dove potessi trovarlo, in quanto mai recapitato dal servizio postale». Gli estremi forniti per il tracciamento si rivelano sbagliati e trovare la multa diventa un’impresa ardua. 

ODISSEA TRA UFFICI

«Ho accertato che le Poste avrebbero lasciato al mio domicilio due avvisi di mancata consegna di cui non ho mai trovato traccia nonostante la presenza, presso la mia abitazione, di una cassetta per il recapito della posta in acciaio incastrata in un muro di cemento, che si apre con chiave dall’interno per evitare manomissioni – prosegue -. Mi sono rivolto agli uffici postali di Lusia e Lendinara e al centro portalettere di Rovigo (Cmp) non riuscendo a parlare con nessun responsabile a eccezione delle Poste Centrali di Rovigo, e alla fine ho portato a casa solo un serie di numeri telefonici, cui nessuno ha mai risposto». Al termine di quest’odissea alla ricerca della multa perduta, Dal Cortile l’ha trovata all’ufficio postale di Lusia, ancora in giacenza dal 28 ottobre 2021. 
«Tutto ciò mi è costato 585 euro invece dei 138 che avrei dovuto pagare inizialmente, a causa di un servizio inesistente. Nessuno è passato a portami la raccomandata», rimarca il cittadino, che ha informato dell’accaduto Prefettura e Carabinieri. «Sapere di non essere il solo non è una consolazione, lo Stato farebbe meglio ad affidare il servizio a qualche società più efficiente che veramente consegni la posta, e di dare la possibilità di dimostrare con una firma l’avvenuta consegna – conclude -. Caro cittadino, paga e taci, senza avere la possibilità di poter addossare la responsabilità a qualcuno di un vergognoso disservizio di Poste Italiane, che da tempo ha tralasciato di garantire un servizio serio di recapito della posta». 
 

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci