Parrucchieri ed estetiste, flash-mob per chiedere di tornare a lavorare

Giovedì 30 Aprile 2020 di Alessandro Garbo
Le proteste di parrucchiere ed estetiste per le chiusure causa virus
ROVIGO - Una protesta pacifica, ma dal grande significato. Flash-mob di parrucchieri, estetisti e imprenditori del settore cura alla persona per chiedere al Governo la riapertura immediata, consentendo di riavviare le attività. Cna Nordest si mobilita per saloni di acconciatura, centri di estetica e attività di cura della persona, paralizzati dall’11 marzo. Anche in provincia di Rovigo, il flash mob si terrà oggi alle 19. Luci dei negozi accese cinque minuti, per protestare contro il Governo. Mariano Aglio di Cna Benessere osserva: «I titolari e i collaboratori delle aziende del comparto cura della persona sono professionisti della salute e della sicurezza da prima dell’epidemia Coronavirus. Sono in condizione di riaprire, anche grazie a protocolli ferrei stipulati insieme alle parti sociali, mettendo al primo posto la sicurezza di clienti, dipendenti e gli stessi imprenditori».

GLI OPERATORI
Chi ha anticipato i tempi è il salone Ik Moda & Modi di Fiesso Umbertiano. Le sorelle Ilaria e Katia Doni hanno protestato martedì sera davanti al loro negozio, esibendo un cartello con la scritta «Vogliamo solo lavorare». «La situazione è drammatica, non siamo economicamente tutelate - racconta Katia - È arrivata solo una parte del bonus da 600 euro. Possiamo lavorare su appuntamento e senza creare assembramenti. Dobbiamo ancora quantificare le perdite per gli incassi, tuttavia i pagamenti non sono mai stati bloccati. Ringrazio il sindaco Sonia Bianchini per la solidarietà». Un sogno che potrebbe svanire, a causa del Coronavirus. Sara Anglieri ha aperto tre anni fa il salone di bellezza a Crespino: «Mi sono fermata il 7 marzo, c’erano restrizioni e la clientela diminuiva. Mia sorella Federica ha un centro estetico a Rovigo, anche lei è in forte difficoltà. Se la curva dei contagi risale, inoltre, non abbiamo certezze di riaprire dal primo giugno. Mi sono mossa con gli istituti di credito, per richiedere 25mila euro di prestito in base al fatturato, ma è rischioso esporsi a mutui». Enormi i mancati introiti: «Ho pagato l’intero affitto e le bollette. Ho speso 2500 euro per un carico di creme solari, ma l’estate è già compromessa - lamenta la titolare - Ho perso 20mila euro d’incassi. Ho una dipendente in cassa e sta aspettando i soldi dallo Stato». Anglieri non esclude di rinunciare al sogno: «Non posso campare con una/due clienti al giorno. Ho spese fisse mensili tra i 5 e i 6mila euro. Se a settembre ci sarà un’altra ondata del virus, sarò costretta a chiudere».

RISCHIO CHIUSURA
Enrica Zanella, titolare del centro estetico L’Incanto, ha scritto una lettera indirizzata al premier Conte, invitandolo ad ad Adria: «Sono un’artigiana che crea lavoro e rispetta le regole. Nel mio centro, l’igiene e la sicurezza sono ai massimi livelli - dice - Utilizziamo gli standard più evoluti, per esempio: appuntamenti con una sola cliente alla volta; utilizzo di dispositivi di protezione usa e getta; sterilizzazione strumenti; igienizzazione persone e sanificazione ambienti; raccolta differenziata materiali utilizzati. Il Decreto induce al lavoro nero e all’abusivismo a cui le persone ricorreranno con implicazioni gravissime per la salute. Non voglio lavorare in nero, perché sono un’imprenditrice che dà lavoro». Gravi disagi per i sette saloni di bellezza a Canaro. Sara Cibin è la giovane titolare di “Lo Specchio di Sara”: «Siamo una piccola realtà che collega vari paesi. Due anni fa ho rifatto completamente il negozio, gli impegni economici sono notevoli. Ho sempre lavorato e pagato i debiti, con grandi sacrifici. La nostra vita è stata interrotta all’improvviso: non vogliamo soldi, chiediamo di lavorare in sicurezza. Prima della chiusura, mi stava affiancando una ragazza in stage. Io fortunatamente ho ricevuto le misure di sostegno dallo Stato, ma mio marito, che fa l’idraulico, da marzo non lavora e non ha percepito nulla».
Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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