Falliti i corsi di formazione per estetiste: all'ex assessore Braghetto 3 anni e mezzo

Venerdì 23 Giugno 2023 di Serena De Salvador
Iles Braghetto

PADOVA - Una condanna a 3 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta e bancarotta documentale legata al fallimento dell'associazione Agenzia Formazione Lavoro, oltre a 600mila euro di risarcimento per il fallimento. È la pena inflitta al 69enne padovano Iles Braghetto, ex europarlamentare, assessore regionale e vicesindaco a Padova, nell'ambito del fallimento dell'associazione con sede in via Foscolo che organizzava e gestiva corsi di formazione per estetiste e parrucchiere.


GLI SVILUPPI
Braghetto che di Afl, fallita a marzo 2016, era il presidente è finito a giudizio in concorso con l'amico Marco Spiandorello, 56enne anch'egli padovano, che dell'associazione era amministratore di fatto.

Quest'ultimo ha optato per il rito abbreviato, vedendosi condannato a 3 anni e 4 mesi. I due sono stati accusati di aver effettuato una serie di operazioni distrattive di beni e somme di denaro della Afl, provenienti da fondi regionali destinati all'attività di formazione, per utilizzarli a scopi personali. La cifra calcolata dalla guardia di finanza si aggirava inizialmente attorno ai 750mila euro, mentre è poi stato appurato in sede di processo che circa 150mila erano stati utilizzati per coprire alcuni debiti dell'associazione, il che ha fatto scendere il conteggio a circa 600mila euro distratti dai conti della Afl. Soldi che venivano usati per trasferte in Austria e Moldavia, serate in night club e viaggi, ma soprattutto per una lunga serie di fatture per operazioni legate a ditte riconducibili alla famiglia Spiandorello, nonché per la ristrutturazione di un'abitazione di famiglia a Castelbaldo e per riparazioni all'auto dello stesso 56enne. I due sono inoltre stati accusati di aver fatto sparire i libri contabili complicando il lavoro di ricostruzione del patrimonio e del giro d'affari nel corso delle indagini.


LA VICENDA
Quando Afl era ancora in attività la Regione ha smesso di erogare i fondi a causa di alcune irregolarità legate alla gestione precedente. Quello era però stato un colpo fatale, perché l'associazione si era trovata a lavorare in perdita e, poiché i denari destinati a pagare gli stipendi e le spese di gestione venivano distratti da Braghetto e Spiandorello, era sopraggiunto il fallimento. A portare alla luce gli ammanchi è stato il curatore nominato dal tribunale (parte civile, difeso dall'avvocato Luca Voltan) che ha verificato come la rendicontazione di buona parte delle spese nulla avesse a che vedere con la gestione dell'istituto di formazione professionale. In udienza preliminare è anche stata disposta una consulenza tecnica sui movimenti distrattivi: dopo il deposito del documento Braghetto (difeso dagli avvocati Marangoni e Antonello) che ha sempre sostenuto di non aver mai avuto contezza della reale situazione finanziaria della Afl ma di essersi sempre solo limitato a firmare i documenti che gli venivano consegnati aveva optato per il processo con rito ordinario, conclusosi ieri.

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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