Rovigo. Parco Langer, inviato il piano di riqualificazione alla Soprintendenza

Una porzione è ancora di proprietà dell'Agenzia del Demanio

Giovedì 29 Giugno 2023 di Elisa Barion
Parco Langer

ROVIGO - Il futuro di parco Langer e dell'ex tiro a segno è nelle mani della Soprintendenza. Il maxi progetto di riqualificazione del grande polmone verde che si estende a nord dell'area urbana, a solo un chilometro di distanza dal centro, alle spalle di Casa Serena e affacciato sulla sponda sud del canale Ceresolo, è stato inviato nella sua interezza all'ente ministeriale che tutela il patrimonio archeologico, paesaggistico e artistico.

A completare il lavoro di pianificazione è stata l'amministrazione comunale e in particolare, il settore Ambiente guidato dall'assessore Dina Merlo.

Il percorso

I dettagli del progetto, compresi gli aspetti economici e finanziari, per il momento restano top secret e saranno svelati nelle prossime settimane proprio perché il Comune, in questa fase, preferisce aspettare il via libera della Soprintendenza, ma lo sforzo progettuale, compiuto dagli uffici di Palazzo Nodari, almeno per il momento, è stato terminato. Una volta ottenuto il responso da Verona si aprirà una nuova fase: quella legata, appunto, alla definizione degli aspetti economici e quella riferita alla proprietà dell'imponente area verde vincolata. Sì, perché una porzione del Langer è ancora di proprietà dell'Agenzia del Demanio e come più volte spiegato anche dal sindaco Edoardo Gaffeo, l'operazione che l'amministrazione tenterà di mandare in porto, anche attraverso il piano di riqualificazione, è un'operazione di «federalismo demaniale» che secondo l'obiettivo più volte dichiarato dalla giunta, dovrebbe portare il Comune a ottenere la disponibilità dell'intera area, in proprietà o in concessione. È per questo che già nel dicembre 2021 la giunta Gaffeo aveva approvato una delibera che dava l'ok alla proposta tecnica di riqualificazione e valorizzazione del Langer, con l'Agenzia del Demanio che aveva dato un'adesione di massima all'iniziativa sottoponendo, però, «il proprio assenso alla presentazione di una adeguata progettazione tecnico-economica a garanzia dell'impegno che il Comune dovrà assumere».

Su questo punto, in particolare, l'amministrazione aveva «ritenuto potesse essere utile coinvolgere, sia nella progettazione che nella futura gestione del parco, almeno una delle associazioni operanti sul territorio in materia di conservazione e valorizzazione dell'ambiente». Sulla base di questa valutazione, era stato aperto un avviso pubblico per l'individuazione di soggetti interessati all'affidamento in convenzione della "Riqualificazione, manutenzione e gestione dell'area di parco Alexander Langer", cui aveva risposto solo il Wwf provinciale come capogruppo di un raggruppamento di associazioni ed era stata inviata all'Agenzia del Demanio la richiesta per il trasferimento a titolo non oneroso al Comune dell'area nell'ambito della procedura di federalismo culturale, allegando la proposta tecnica di riqualificazione e valorizzazione di valore complessivo stimato intorno ai 95mila euro. Tutto questo per arrivare alla fine del 2022 all'approvazione del progetto definitivo-esecutivo sia per l'area verde che per l'ex tiro a segno, per i quali l'amministrazione, nel bilancio di previsione 2023-2025 approvato a febbraio, ha stanziato 150mila euro per ulteriori stralci. Ora l'ultima parola spetta alla Soprintendenza, dalla quale l'assessore Merlo si aspetta una risposta in tempi brevi, «prima delle ferie» precisa.

Gli obiettivi

L'idea è che la sede dell'ex tiro a segno diventi una sala polivalente per convegni, mostre, incontri e conferenze. Una sala civica disposta su due piani di circa 200 metri quadrati di superficie. E i lavori, in prima battuta, dovrebbero concentrarsi proprio sull'immobile risalente alla metà dell'Ottocento che un tempo ospitava gli uffici, la direzione e la guardiania del poligono, nonché sulla porzione di verde adiacente il retro dell'edificio. Solo successivamente gli interventi dovrebbero riguardare l'area circostante, nella quale si trovano altri manufatti in condizioni di abbandono che erano adibiti a edicole di sparo, totem porta bersagli, ripari per gli zappatori e muri d'ala per il tiro con la pistola. 

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