Parco Langer abbandonato: il Comune vuole sistemarlo ma è tutto in mano alla Soprintendenza

Martedì 26 Luglio 2022 di Elisa Barion
Il parco Langer che il Comune vuole sistemare

ROVIGO - L’acquisizione di parco Langer da parte del Comune di Rovigo passa attraverso il via libera a un progetto di valorizzazione che porterà alla concessione dell’area. A questo stanno lavorando gli uffici del settore Ambiente di Palazzo Nodari guidati dall’assessore Dina Merlo. Ed è proprio Merlo a spiegare come l’amministrazione, in questa fase di pianificazione, stia procedendo gomito a gomito «con la Soprintendenza e l’Agenzia del Demanio per elaborare il piano di ristrutturazione e riqualificazione» del polmone verde cittadino. Il progetto, peraltro già annunciato dal sindaco Edoardo Gaffeo tra la fine di marzo e l’inizio di aprile nell’ambito del più ampio piano di rigenerazione urbana presentato nel corso di una conferenza pubblica all’Innovation lab, si svilupperà secondo due direttrici: da una parte «è prevista la riqualificazione dell’area verde - sottolinea l’assessore Merlo - dall’altra è prevista la ristrutturazione dei fabbricati che sorgono all’interno dell’area stessa». Il tutto tenendo conto, e non è cosa da poco, dei vari vincoli che gravano sull’area.

LA SOPRINTENDENZA

«Si tratta - ricorda l’assessore - di vincoli di natura storica, culturale, architettonica che riguardano sia la parte arborea che quella edile». Ed è proprio in virtù di questi vincoli che il progetto del Comune non può prescindere dal parere della Soprintendenza chiamata a tutelare l’area. D’altra parte, però, l’opera di riqualificazione non può andare in porto se prima non viene compiuto il passaggio fondamentale di acquisizione al patrimonio comunale dell’area attualmente di proprietà dell’Agenzia del Demanio. Insomma, un cerchio che si dovrebbe chiudere, stando a quanto dichiarato dal sindaco nei mesi scorsi, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 quando dovrebbe essere formalizzato, salvo imprevisti, il passaggio di titolarità dell’area dal Demanio al Comune, «sulla base di un’operazione di federalismo demaniale» precisa Merlo. Da quel momento potrà prendere il via l’opera di riqualificazione ristrutturazione prevista dal progetto che Palazzo Nodari sta elaborando in queste settimane.
Per quanto riguarda gli edifici situati all’interno del bosco, vale la pena ricordare che si tratta dell’ex tiro a segno risalente alla seconda metà dell’Ottocento. Uno dei principali edifici un tempo ospitava gli uffici e la direzione dell’ex poligono, mentre gli altri manufatti che risultano distribuiti su tutta l’area, in condizioni di totale abbandono, erano adibiti a edicole di sparo, totem porta bersagli, ripari per gli zappatori, muri d’ala per il tiro con la pistola. Una sorta di monumento diffuso, in pratica, sottoposto a vincolo storico-architettonico dalla Soprintendenza. Parco Langer, che si estende per oltre 7 ettari, dei quali circa due terzi a bosco, è adagiato, come detto, lungo la riva sud del Ceresolo. E se il corso del canale ne rappresenta il confine settentrionale, viale Porta Adige lo delimita verso ovest, mentre a sud dell’area sorge Casa Serena e poco più a est, il palazzetto dello sport rodigino. Anni di mancate manutenzioni hanno portato a una crescita incontrollata della vegetazione, che col tempo è diventata una piccola boscaglia inestricabile, con saliscendi dissestati, rami fitti e grovigli di piante. Questo nonostante diverse associazioni si siano date da fare non solo per difendere il parco dall’incuria, ma anche per dargli nuova vita. Al suo interno, per esempio, è stato realizzato un “orto delle farfalle”, sono stati creati dei sentieri e vengono organizzate regolarmente delle iniziative per far conoscere il bosco ai cittadini.
 

Ultimo aggiornamento: 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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