Cinquantenne molesta l'ex moglie con 450 telefonate al giorno: arrestato

Mercoledì 15 Luglio 2020 di Francesco Campi
L'uomo è finito in carcere con l'accusa di stalking nei confronti dell'ex moglie
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ROVIGO. Chiamate a ripetizione, circa 450 in meno di un giorno, e scampanellate a ripetizione nel corso della notte, fino a quando l’ex moglie, presa dal panico, non ha chiamato il 113. L’uomo, sulla cinquantina, ha continuato a martellare di telefonate la donna anche dopo che la polizia era intervenuta, tanto che a rispondere a un’ennesima chiamata è stato un agente e che, poco dopo, l’uomo è stato arrestato ed è finito in carcere con l’accusa di stalking.
CHIAMATA AL 113
Erano le tre di notte di giovedì scorso e quando la sala operativa ha raccolto la telefonata della donna terrorizzate si è subito messa in moto la Squadra volante, anche perché l’ex marito era già gravato dalla misura di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con il divieto assoluto di comunicazione, sia diretta che indiretta, ovvero attraverso altre persone, e con qualsiasi mezzo, dai messaggi alle telefonate, dalle lettere ai social. Eppure già nei giorni precedenti aveva tentato di avvicinare la donna, con un’escalation di comportamenti persecutori che è arrivata al suo culmine mercoledì, con ben 350 telefonate. In mancanza di risposte ha pensato bene di presentarsi a casa sua, suonando a ripetizione il campanello e continuando a chiamarla al telefono. Voleva a tutti i costi vederla e parlarle, perché secondo lui solo un suo abbraccio avrebbe potuto calmare il suo momento di irrequietezza.
DONNA IMPAURITA
Ma proprio le sue insistenze scomposte hanno spinto la donna a evitare qualsiasi contatto e a vivere con crescente angoscia i comportamenti ossessivi del marito, che è tornato a suonare nuovamente il campanello all’una di notte e poi, ancora, alle tre. È a questo punto che ha chiamato la polizia Quando il personale delle volanti è entrato in casa della donna rispondendo alla sua richiesta di aiuto e ha iniziato ad ascoltare il suo racconto, il suo telefonino ha continuato a squillare ininterrottamente. Ricevuta la chiamata, immediato è stato l’intervento della Squadra Volante, che giunta sul posto, mentre ricostruiva la vicenda, notava che il telefonino continuava a squillare ininterrottamente. La lista delle chiamate in entrata registrava, dopo le circa 350 del mercoledì, altre 100 telefonate arrivate da mezzanotte alle tre. Ed ha continuato fino a quando, dall’altra parte, non ha risposto qualcuno. Ma non era chi credeva lui, bensì un poliziotto. Questa telefonata è stata la prova diretta delle condotte persecutorie dell’uomo nei confronti della ex moglie. Così, una volta rintracciato, poco distante da casa della donna, è stato arrestato in flagranza.
In mattinata il giudice per le indagini preliminari ha subito convalidato l’arresto e l’uomo è stato poi accompagnato nella casa circondariale, dove si trova al momento. Deve rispondere delle ipotesi di reato di stalking e della violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, che esattamente da un anno è divenuto uno specifico articolo del Codice civile, il 387 bis, prevedendo la pena della reclusione da sei mesi a tre anni, sulla base della legge 19 luglio 2019, numero 69, denominata “Codice Rosso”, che accentua ed accelera l’adozione di provvedimenti di protezione delle vittime.
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Ultimo aggiornamento: 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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