Azienda ittica distrutta dal rogo, le imprese si mobilitano per gli aiuti

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Anna Nani
L'azienda Mancin Nadia di Rivà di Ariano distrutta dal rogo

ARIANO NEL POLESINE - Una rete di solidarietà per riprendere il prima possibile la produzione e la messa in sicurezza dei posti di lavoro. Sono le idee di Confindustria Venezia e Rovigo per sostenere la Mancin Nadia srl, l’azienda di trasformazione del pesce di Rivà il cui stabilimento è andato a fuoco nella notte tra il 24 e il 25 gennaio. Per Paolo Armenio, vicepresidente di Confindustria, cui la ditta è associata: «Un vero e proprio disastro ha colpito questa impresa. Ci siamo subito attivati con il prefetto per mettere in sicurezza l’azienda: prima di tutto la cassa integrazione per i lavoratori e poi per essere al fianco dei titolari per la loro ripartenza». 
Come aveva già anticipato nelle ore immediatamente successive al rogo, Fabio Negri, direttore tecnico della Mancin Nadia, nello stabilimento rivarese c’è ben poco da salvare: «Purtroppo bisognerà ripartire da zero – conferma Armenio -. Dovremmo quindi far sedere attorno a un tavolo tutti gli enti preposti per dare i vari permessi in tempi brevi. Se tutti saremo bravi nel giro di un anno dovrebbe riaprire, ma se nel più breve tempo possibile si vuol far ripartire l’azienda è necessario che il territorio faccia squadra». 

RETE TRA COMPETITOR
Da qui appunto l’idea di creare una rete di solidarietà tra le altre imprese che solitamente sarebbero diretti competitor della Mancin Nadia, ma che si sono messe subito a disposizione dei colleghi per consentirgli di riprendere la produzione nel miglior tempo possibile e non perdere i propri clienti. Su questo tema parla Massimo Barbin, direttore territoriale di Confindustria e presidente del Distretto Ittico rodigino: «Sono andato subito dalla famiglia De Agostini per manifestare la nostra solidarietà a questa azienda storica e professionalmente molto capace. C’è stato un immediato tam-tam tra le aziende che fanno parte del distretto che hanno dato la massima disponibilità per mettersi a disposizione in una situazione che è un vero dramma. La volontà dell’azienda è ripartire quanto prima e per quel che c’è bisogno, ci siamo. Al momento stanno mappando il proprio fabbisogno, sanno che c’è una rete accanto pronta a supportarli dove sarà necessario». Nel frattempo una squadra di Vigili del fuoco ha trascorso un’altra giornata sul sito che si trova lungo la Romea per tenere sotto controllo la situazione che nella notte tra martedì e mercoledì si è dimostrata veramente grave tanto da rendere necessario l’intervento di 35 operatori coadiuvati dal comandante e due funzionari con l’utilizzo di 3 autopompe, 6 autobotti tra cui un’autocisterna, 2 autoscale, un carro Nbcr per domare il fuoco che ha divorato il 90% dello stabilimento. 

AZIENDA DISTRUTTA 
«È presto per Poter dire cosa sia successo e capire come e quando l’attività potrà ripartire – ha detto la vicesindaco Laura Modena, responsabile delle attività produttive dopo la visita effettuata -. Nei prossimi giorni quando la struttura sarà messa in sicurezza saranno fatti ulteriori sopralluoghi. Certo, per un’azienda che dà lavoro a una settantina di dipendenti è un problema difficile da gestire».
Vicinanza alla ditta Mancin Nadia arriva anche dalla Regione con l’assessore Cristiano Corazzari: «Un fatto decisamente drammatico accaduto a una delle aziende più importanti per la trasformazione del pescato.

Il comparto ittico è uno dei settori strategici del Polesine non solo per i pescatori, ma anche per la filiera. La mia solidarietà va ai titolari e ai lavoratori di una ditta così fortemente colpita». 

Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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