Legambiente contro l'abbattimento dei 62 pini in centro ad Adria: «E' illegittimo»

Martedì 21 Novembre 2023 di Guido Fraccon
Legambiente contro l'abbattimento dei 62 pini in centro ad Adria: «E' illegittimo»

ADRIA - Legambiente passa dalle parole ai fatti. Il circolo Delta del Po Adria si è rivolto domenica alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica, all'Autorità Nazionale Anticorruzione ed al Nucleo Carabinieri Forestali, chiedendo loro, per quanto di competenza, di verificare la correttezza delle procedure adottate e l'insussistenza di comportamenti contrari alla legge in merito al progetto di rigenerazione urbana di corso Garibaldi. Copia della segnalazione di presunte irregolarità è stata inviata anche a palazzo Tassoni ed alla Prefettura.
Legambiente, inoltre, chiede, alla luce dei tempi ristretti dovuti all'avvio dei lavori previsti per domani mattina, mercoledì, e nelle more delle verifiche, eventuali misure sospensive dei lavori, atte ad evitare danni irrecuperabili.


«MANCANO LE RELAZIONI»
Secondo la relazione del circolo di Adria sul piano di rigenerazione, che prevede l'abbattimento di 62 pini, all'interno di questo non sarebbe stata prodotta alcuna relazione tecnica o agronomica a certificare problemi di staticità o di salute delle piante. "In base alla relazione tecnica - si legge nel documento - i pini, a causa della mancanza di spazio adeguato per il loro accrescimento, hanno causato un sollevamento della sovrastruttura stradale in prossimità delle aiuole.

Un problema però facilmente risolvibile lasciando maggiore spazio attorno agli alberi, visto che l'elaborato prevede il restringimento della carreggiata da 10,5 a 7,6 metri e la rimozione di 100 posti auto". Per Legambiente inoltre, contrariamente a quanto previsto dal Piano del verde, non è stata attuata alcuna comunicazione istituzionale, e nessuna iniziativa per informare i cittadini sulla procedure in essere.


LA RACCOLTA DI FIRME
"In più occasioni - si legge ancora nel documento - si è cercato di sollecitare l'amministrazione comunale a individuare soluzioni alternative che prevedessero un abbattimento progressivo degli alberi. Conformemente a quanto previsto dallo Statuto del Comune di Adria, è stata inoltre indetta una raccolta firme, protocollata il 2 novembre, con oltre 500 autografi". Il progetto prevede poi la sostituzione degli alberi esistenti con la messa a dimora di aceri campestri e frassini. "Il frassino - prosegue la segnalazione - come da Piano del verde, risulta essere una pianta che crea allergenicità, con medie esigenze di manutenzione ed elevata necessità di irrigazione ed è poco tollerante ad ambienti fortemente antropizzati".


DANNI AMBIENTALI
L'intervento inoltre presenterebbe una criticità per quanto concerne il contributo Pnrr dal momento che non sarebbero stati approfonditi adeguatamente i possibili danni ambientali. "Non viene stimato - rileva Legambiente - il valore economico del filare esistente pari a oltre un milione e mezzo di euro, a fronte di un valore a base d'asta dei lavori di due milioni e 240mila euro. Risulta poi evidente come, date le notevoli differenze di dimensione dei soggetti da eliminare e da collocare, soprattutto riguardo alla chioma, il taglio di alberi che garantiscono una mitigazione dell'irraggiamento solare e la loro sostituzione con alberi che fornirebbero una minor protezione dallo stesso porterebbero ad un incremento delle isole di calore' urbane, provocando di conseguenza un peggioramento del clima". Presunte criticità vengono infine segnalate da Legambiente nell'affidamento dei lavori a partire dal termine ultimo per presentare l'offerta "inferiore - dice Legambiente - ai 5 giorni previsti dalla normativa".

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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