ROVIGO - Carenza di personale e inflazione hanno pesato sull'industria manifatturiera polesana nella prima parte del 2023.
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Sulla base dei dati dell'Osservatorio, la sfida per le imprese è diventare sempre più efficienti per ottimizzare i costi, essere sostenibili economicamente e competitive a livello globale. L'innovazione resta fondamentale, ma la crescita strutturale del settore passerà dalle risorse, tema oggi molto sentito e la creazione di una cultura green. «L'industria si conferma pilastro dell'economia italiana e gli imprenditori hanno capito l'importanza di continuare a investire in innovazione e crescita delle risorse con una formazione adeguata dichiara Maruska Sabato, project manager di Mecspe . Nuove tecnologie come l'AI potrebbero rivoluzionare il settore, ma richiedono competenze specifiche e difficili da reperire sul mercato».
L'INDAGINE
A che punto è il Veneto sul fronte innovazione e digitalizzazione? Oltre sette aziende su dieci ritengono di aver avuto nel primo trimestre una crescita digitale da media ad alta e tante iniziano a essere "attratte" dalle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale (AI), che potrebbero "cambiare" sensibilmente il settore: per quasi sei imprenditori su dieci l'AI avrà un impatto positivo (solo per il 10% sarà negativo), il 10% già la utilizza, il 14% la introdurrà prossimamente e il 43% si sta già informando. Le imprese venete ci credono e investono in innovazione attirate dai vantaggi di una cultura digitale per l'implementazione nei processi aziendali e produttivi.
«L'industria manifatturiera in Italia è ai primi posti europei per tecnologia e innovazione. Risultato cui ha contribuito l'automazione industriale, insieme alla personalizzazione delle soluzioni che solo le aziende italiane riescono a creare afferma Michele Merola, presidente di Aidam, l'associazione italiana automazione meccanica . Il nostro comparto serve tutto il mondo e le più svariate filiere».
Oltre sei aziende su dieci investono in corsi di aggiornamento e formazione per il personale e due su dieci stanno puntando sui giovani stringendo accordi con Its, Ifts e università. Il tema dei giovani è molto sentito: da un lato rispecchia un nuovo modello di industria più in linea con le aspettative della Gen Z, dall'altro è un bacino interessante da cui attingere risorse in parte già formate. Oltre a innovazione e formazione, il tema che più cresce è la sostenibilità, ma la strada è ancora lunga e si dovrà sensibilizzare gli imprenditori sui vantaggi diretti e indiretti di una cultura green più marcata, che si riflette su tutte le aree aziendali.