Gatti morti sulla strada, scaricabarile tra due comuni confinanti per rimuovere le carcasse

Giovedì 10 Marzo 2022 di Marco Scarazzatti
il punto dove sono stati investiti i gatti: sette in pochi giorni

FRASSINELLE POLESINE - Sette gatti trovati morti nel giro di un mese e sempre sullo stesso posto. Un caso che ha fatto indignare Alice Mischiatti, pronta a dare battaglia per capire cosa c’è dietro questa storia. La vicenda inizia lo scorso 25 febbraio, quando la stessa Mischiatti decide di pubblicare un post sulla pagina Facebook “Sei di Frassinelle se...”, segnalando di avere trovato un gatto morto sulla strada che da Frassinelle conduce a Villamarzana.

«Si tratta sempre dello stesso punto di altri mici deceduti in precedenza - aveva scritto Alice Mischiatti - è un gattone bianco a macchie nere, trovato intero. Non si riesce a sapere il numero civico della strada, visto che in quel punto il cartello con la via e i numeri civici è totalmente scolorito. Il gatto è stato da me raccolto e messo sull’erba. È strano però che tutti questi gatti muoiano sempre nello stesso posto e in così poco tempo!».

I VARI CASI
La questione è poi passata a un’amica di Alice Mischiatti, la quale ha iniziato un vero e proprio tour de force per cercare di capire meglio tutta la situazione. «Il 25 febbraio è stato investito un gatto, lungo il Canalbianco, in via Brigata Tasso, che da Frassinelle porta a Villamarzana. Sono stati pubblicati vari post su Facebook e sembra che il gatto in questione non fosse di nessuno. Abbiamo constatato che nel giro di pochi mesi, su un tratto di strada di 200 metri, sono stati trovati sette gatti morti. Fatto questo a dir poco stranissimo, in un tratto di strada così ravvicinato e in un tempo molto breve. I maschi sono stati trovati tutti interi, mentre la femmina che è stata investita, era incinta. O c’è una colonia felina abusiva o c’è qualcosa che non va, in quanto i gatti non possono essere tutti lì. Lunedì mattina, dopo avere visto che la carcassa del gatto si trovava ancora nello stesso posto, ho personalmente contattato il Comune di Frassinelle, per chiedere il recupero del felino. Mi è stato chiesto esattamente in che punto si trovava e siccome si trova al confine con Villamarzana, di pochissimi centimetri, il Comune di Frassinelle non si vuole assolutamente assumere il costo del recupero e dello smaltimento della carcassa.

Mi hanno quindi consigliato di contattare il Comune di Villamarzana, oppure di portarlo a casa mia, seppellendolo in giardino, oppure di gettarlo dentro al Canalbianco, visto che loro hanno già abbastanza spese da sostenere per il recupero di carcasse rinvenute all’interno del territorio comunale di competenza».

LE PERIPEZIE
A questo punto inizia l’odissea della donna, che telefona al Comune di Villamarzana. «Nessuno sapeva nulla e mi hanno fatto parlare con la vigilessa, alla quale ho spiegato tutta la storia. Mi è stato promesso che avrebbero mandato qualcuno, ma a oggi (mercoledì 9 marzo, ndr), il gatto si trova ancora nello stesso posto. Ho contattato anche l’associazione Qua la zampa di Occhiobello e anche il canile di Rovigo, illustrando quello che sta succedendo. Come cittadina non posso chiedere l’intervento di nessuno, dato che possono farlo solo i vigili o gli addetti del Comune. Dall’ufficio tecnico di Frassinelle mi hanno riferito di avere letto il post su Facebook e che passando per di lì hanno visto la carcassa del gatto, ma non hanno reputato di loro competenza intervenire, in quanto di competenza del Comune di Villamarzana».

PROVINCIA COINVOLTA
Del caso è stato messo a conoscenza anche il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese. «Gli ho spiegato bene la vergogna di questi due Comuni che si sono dimostrati insensibili verso questo episodio. È che vero che all’80% degli italiani non importa nulla degli animali. Ma al restante 20% sì. È in ogni caso un’immagine brutta da vedere. I due Comuni si stanno rimbalzando tra di loro la questione».

Ultimo aggiornamento: 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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