Sottoguda, ai piedi della Marmolada, primo "borgo dog" del Veneto

Venerdì 16 Luglio 2021
Il quattrozampe Diuk passeggia intorno a Sottoguda

BELLUNO - Sottoguda, incantevole villaggio nel Comune di Rocca Pietore, in provincia di Belluno, diventa il primo Borgo Dog del Veneto. Il bel paesino alpino, ai piedi della Marmolada e nell'élite dei borghi più belli d’Italia dal 2016, entra a far parte anche della rete "Borghi Dog" d’Italia, che mira a favorire favorire il turismo pet-friendly nei piccoli centri italiani.

L'idea partita in aprile dalla Basilicata e il team di Borghi Dog sta raccogliendo tutte le informazioni utili a chi viaggia con un quattrozampe, un cane o un gatto, per aiutarlo a pianificare al meglio la sua vacanza nei piccoli borghi ricchi di storia, arte e cultura.

Nel cuore delle Dolomiti

In Italia i piccoli comuni sono oltre 6000 e si sta lavorando per consentire a chi va in vacanza in compagnia di amici quattrozampe di scoprire l’Italia nascosta e i suoi fantastici borghi in ogni regione d’Italia. Sottoguda, nel cuore delle Dolomiti (Patrimonio naturale mondiale dell’umanità Unesco), con bellezze paesaggistiche e naturalistiche uniche, storia, cultura e tradizioni gastronomiche e artigianali, è una destinazione ideale sia in estate che in inverno. Un territorio con alle spalle una prestigiosa storia che affonda le sue radici nel periodo longobardo e famoso anche per l'antica arte, tramandata fra le generazioni, della lavorazione del ferro e del legno. Situato nella parte alta della provincia di Belluno, nei pressi dei famosi Serrai di Sottoguda, un canyon di rara bellezza scavato nella roccia dal torrente Pettorina (attualmente chiuso per i lavori di sistemazione dei danni della tempesta Vaia), è l’ultimo borgo prima di giungere a Malga Ciapéla, ai piedi della Marmolada.

 

Fienili, chiesette e itinerari 

L’architettura è caratterizzata dai tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica di cultura ladina. L’edificio più antico e l’unico risparmiato dall’incendio del 1881 è la chiesetta dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 quando doveva servire una comunità costituita da una decina di abitazioni. Tanti sono gli itinerari possibili e le escursioni a contatto con la natura incontaminata partendo dal borgo. Fra le attività outdoor estive che si possono inoltre praticare sul territorio ci sono l’arrampicata su vie alpinistiche e falesie e i percorsi da fare con la bici o con l' e-bike. Durante l'inverno invece c'è la possibilità di praticare lo sci alpino sulla Marmolada e sulle piste del Dolomiti Superski, l'ice climbing, lo sci nordico, i percorsi con le ciaspe e lo sci alpinismo. Salendo con la funivia, aperta sia in estate che in inverno e raggiungibile in macchina in pochi minuti da Sottoguda, si può raggiungere Punta Rocca a 3265m, con la terrazza panoramica e la Grotta che ospita la statua della Madonna donata e consacrata da Giovanni Paolo II nell' agosto 1979. Da visitare anche il museo della Grande Guerra nella stazione di Serauta, il più alto d’Europa, a 3000 metri. Nelle vicinanze meritano una visita le chiese di San Gottardo a Laste, e di Santa Maria Maddalena a Rocca Pietore, costruita nel 1442 in stile gotico e dichiarata monumento nazionale, oltre al santuario di Santa Maria delle Grazie. «Sottoguda - spiega Alessia dell’Andrea del Consorzio turistico Marmolada - ha una vocazione turistica innata, è uno scrigno di scorci indimenticabili: ha ottenuto diversi riconoscimenti (Borgo più bello d’Italia, è a Rocca Pietore, bandiera arancione del Touring). Saremo ben lieti di accogliere tutti i turisti e gli amici a quattro zampe».

Passeggiate con i "pelosi"

A Sottoguda è possibile fare diverse esperienze all’aria aperta anche con i propri amici pelosetti. Oltre alla visita di Sottoguda, fra le sue viuzze strette, si può percorrere a piedi con l'amico a 4 zampe il sentiero tematico “La via della Meditazione“, un anello di 2 km circa all’interno della faggeta, realizzato dagli abitanti del borgo, con alcune frasi dedicate alla montagna. Ottimi dopo la sgambata i piatti tipici del borgo: i canederli (conosciuti come balòte) proposti con lo speck, gli spinaci e la ricotta oppure con il formaggio, i casunzièi e cioè mezzelune di pasta all’uovo ripiene di spinaci e ricotta, zucca, rape rosse oppure patate, le fortaie ovvero i dolci delle feste, fritti a spirale e serviti con marmellata di mirtilli rossi.

Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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