Macro area, c'è la svolta: si finiscono le opere, nuove imprese in arrivo

La zona produttiva di 1,5 milioni di metri quadri tra Arquà e Villamarzana è nata nel 1999, ma senza decollare

Lunedì 8 Aprile 2024 di Marco Scarazzatti
Macroarea di Arquà Polesine Villamarzana

ARQUÀ-VILLAMARZANA - La macro area industriale, artigianale e commerciale di Arquà Polesine e Villamarzana finalmente sarà completata. Quella nata nel 1999, come zona produttiva più innovativa di tutto il Nordest, estendendosi su una superficie di 1,5 milioni di metri quadrati, ha conosciuto negli anni tanti vicissitudini: dall'acquisto di un maxi lotto da parte dell’Ikea (estate 2006) che avrebbe dovuto portare d un deposito logistico da 450 posti di lavoro, alle liti tra le amministrazioni comunali di Arquà e Villamarzana (finite davanti al prefetto) visto che non si raggiungeva l'accordo per completare tutte le opere di urbanizzazione, con tanto di intervento di Confindustria Rovigo.


LA DELIBERA
Ora è giunto il momento che si può quasi dire storico, visto che la giunta comunale arquatese ha approvato la variante al Piano urbanistico di completamento della macro area, che porterà al completamento della zona sia ad Arquà che a Villamarzana entro l'anno, con i primi lavori in partenza già in estate. «Il piano urbanistico di completamento della macro area, presentato al Comune di Arquà dalle aziende proprietarie dei lotti nel 2019, tramite il Consorzio Zip, delegato dei proprietari ed esecutore designato di tutti i lavori di completamento, era già stato approvato nel 2019 dalla nostra amministrazione, dal punto di vista urbanistico - spiega il sindaco Chiara Turolla - tuttavia il Consorzio Zip non ha proseguito l'iter, arrivando alla firma della convenzione in quanto nel frattempo era stato messo in liquidazione dai suoi proprietari.

Questo naturalmente ha provocato un lungo stop, dato che l'esecutore dei lavori, scelto dai proprietari dei lotti e intestatario delle autorizzazioni, ha smesso di esistere. Il Comune di Arquà ha comunque continuato il dialogo con i proprietari, che hanno identificato un nuovo capofila, la società Sch Srl, che raccolte tutte le deleghe degli altri proprietari, ha presentato a fine marzo una convenzione aggiornata, per riprendere da dove si era rimasti. Il tempo necessario per rifare tutto l'iter autorizzativo degli uffici legali delle varie multinazionali, nonché dei vecchi e nuovi proprietari dei lotti in macro area, è stato utile anche per dirimere alcune problematiche legate alla gestione futura degli impianti di sollevamento idraulico, nonché per comprendere nell'accordo anche il Comune di Villamarzana, che ha approvato nei giorni scorsi il progetto di fattibilità tecnico-economica, che permetterà al medesimo soggetto attuatore di completare i lavori anche sul lato Villamarzana».


L’INVESTIMENTO
L'impegno economico del Comune di Arquà resta il medesimo dell'accordo precedente, per un valore complessivo di 580mila euro, derivanti dalla fidejussione a suo tempo incassata. Arquà ha anche l'onere di allargare l'accesso alla Transpolesana, nella frazione di Capobosco, dato che i soldi per questa opera erano stati incassati dall'amministrazione precedente a quella Turolla, versati dalla I3 Spa al Comune per tale scopo.
«È ripartito ufficialmente l'iter di completamento di tutta la macro area che porterà, tra dicembre e gennaio 2025, al completamento e collaudo di tutte le opere - conclude Turolla - nel frattempo tutti i terreni invenduti, in gestione al curatore fallimentare, sono stati ceduti, segno che è ancora vivo e presente l'interesse degli investitori nella zona logistico-produttiva di Arquà e Villamarzana. Ringraziamo il nuovo soggetto attuatore, tutti i proprietari, Confindustria Rovigo e il Comune di Villamarzana per la fattiva collaborazione, fondamentale per arrivare a questo nuovo inizio».

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